“La penna di Napoleone”: quando Ferrero descrisse “Napoleone: da scrittore a imperatore”

Il concorso letterario “La penna di Napoleone” (riservato ai giovani dai 14 ai 20 anni ) sta suscitando un grande interesse.
Ma perché, ci chiedono, questo riferimento a Napoleone?
La spiegazione, diciamo così, geografica risiede nel fatto che la competizione letteraria è promossa dall’Unione Giornalisti e Comunicatori Europei che ha nella Villa Delavo di Marengo (luogo della storica battaglia che segnò l’inizio dell’epopea napoleonica) uno dei centri dei propri interessi e delle proprie iniziative storico culturali.
L’ispirazione, invece, storica da cui è nato il concorso risiede invece in un dato di fatto sicuramente a molti ignoto: la prima aspirazione  di Napoleone fu di diventare un grande letterato e scrittore.
Lo narra Ernesto Ferrero, massimo storico napoleonico, purtroppo appena scomparso, in un suo saggio del 2021, dal significativo titolo: “Napoleone: da scrittore a
imperatore”.
Leggiamone qualche passo:
“La vita è un sogno breve che si sfarina”. Resta impigliato nei foglietti volanti finiti nei cassetti delle prove non riuscite, questo pensiero degno di Shakespeare o di un poeta novecentesco.
Ne è autore un giovane artigliere corso che era stato spedito in continente a studiare in un severo collegio militare, e fiutava il vento, cercava la strada, il varco in cui infilarsi.
Acceso repubblicano, seguace di Robespierre, redige dei pamphlets politici in cui spiega con logica stringente aquattro commercianti perché i tentativi di chi ha preso le armi contro la Repubblica non avranno fortuna.
Poi tenta un racconto che nella sua ingenuità ha il pregio di prefigurare almeno in parte il destino che attende l’autore.
Pochi foglietti anche quelli, dal titolo Clisson et Eugènie. Clisson è un giovane ufficiale che si ritiene “nato per la guerra”, e si è formato leggendo le vite dei grandi condottieri.
Ottiene vittorie che gli vengono avvelenate dall’invidia e dalla calunnia. Disgustato, si ritira in campagna, dove incontra la timida e modesta Eugénie, sorriso incantatore e mani bellissime.
Nasce un’unione ardente, perfetta, allietata dalla nascita di tre bambini. In una delle missioni cui è richiamato, viene ferito e manda alla moglie uno dei suoi migliori ufficiali per confortarla. Costui prende l’incarico talmente sul serio che tra i due divampa una passione incontenibile.
Clisson non può sopravvivere a tanta infelicità, e si lancia a cercare la morte in battaglia.
Finisce con questa prova un po’ goffa la carriera del Napoleone scrittore.
L’uomo è troppo acuto interprete e lettore di sé medesimo e dei suoi simili per capire che non sarà la letteratura ad aprirgli le porte della primazia assoluta cui aspira.”
Dal sogno delle lettere alla realtà del potere: saprete far rivivere la penna di Napoleone? La sfida è aperta: c’è tempo fino al 29 febbraio 2024.

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