Morte operaio Terzo Valico Voltaggio, DemoS: “Vogliamo che la sicurezza del lavoro sia messa al primo posto”
Alessandria – Ancora l’ennesima morte sul lavoro. Ieri infatti è deceduto un operaio per un’esplosione in un cantiere del Terzo valico a Voltaggio (sull’appennino ligure piemontese), in provincia di Alessandria.
“Siamo quindi ancora di fronte a una morte bianca: una piaga che non ha fine. Questo è l’ennesimo incidente sul lavoro, sta diventando una consuetudine inaccettabile”, affermano Elena Apollonio e Paola Ferrari, rispettivamente segretaria regionale e segretaria provinciale di DemoS-Democrazia Solidale.
Nel porgere le più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore scomparso e la vicinanza all’altro operaio rimasto ferito, aggiungono: “Piangiamo un’altra vittima non riuscendo a capire come, nel 2023, si possa ancora morire di lavoro, soprattutto in un cantiere delle grandi opere in cui i livelli di sicurezza dovrebbero essere molto elevati. La politica, le istituzioni e tutti i soggetti interessati devono mettere in campo quanto necessario per riportare la sicurezza del lavoro e dei lavoratori al centro dell’attenzione e per non dover piangere altri morti”.
“Vogliamo che la sicurezza del lavoro sia messa al prima posto. È inaccettabile che si continui a morire così, serve un tavolo ad hoc” ribadiscono e concludono.
“Siamo quindi ancora di fronte a una morte bianca: una piaga che non ha fine. Questo è l’ennesimo incidente sul lavoro, sta diventando una consuetudine inaccettabile”, affermano Elena Apollonio e Paola Ferrari, rispettivamente segretaria regionale e segretaria provinciale di DemoS-Democrazia Solidale.
Nel porgere le più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore scomparso e la vicinanza all’altro operaio rimasto ferito, aggiungono: “Piangiamo un’altra vittima non riuscendo a capire come, nel 2023, si possa ancora morire di lavoro, soprattutto in un cantiere delle grandi opere in cui i livelli di sicurezza dovrebbero essere molto elevati. La politica, le istituzioni e tutti i soggetti interessati devono mettere in campo quanto necessario per riportare la sicurezza del lavoro e dei lavoratori al centro dell’attenzione e per non dover piangere altri morti”.
“Vogliamo che la sicurezza del lavoro sia messa al prima posto. È inaccettabile che si continui a morire così, serve un tavolo ad hoc” ribadiscono e concludono.
