Le affascinanti “Colline di carta” di Silvia Perosino al terzo appuntamento di “LeggiAmOviglio”, lunedì 26 febbraio ad Oviglio.

Un mese fa circum circa eravamo nella calda e accogliente sala consiliare di Oviglio a parlare dello splendido “Ferrovie dei Messico” di Gian Marco Griffi…e c’era l’attrice Silvia Perosino, che incidentalmente è anche l’illustratrice della copertina di quel volumone, che leggeva, con la sua voce calda e avvolgente, alcuni brani del testo di Gian Marco.
Ma Silvia è anche una scrittrice di notevole valore, che ha pubblicato, lo scorso anno, sotto l’egida della prestigiosa Associazione culturale “I Marchesi del Monferrato” , un libro dal suggestivo titolo “Colline di carta”, dove in un gioco mutevole e intrigante si innervano tanti temi e tante emozioni legati al nostro Splendido Piemonte…
Un libro che ci guida, tra suggestioni letterarie (in ogni capitolo ci sono “ganci” con libri e autori dalle indiscutibili qualità letterarie), verso inusuali ed originali percorsi di una geografia che è concreto territorio ma è anche geografia dell’anima, tra cantine dall’incredibile suggestione, oppure “infernot” scavati in una pietra fatta di residui di esseri viventi vissuti in un oceano antichissimo…morti quindi svariati milioni di anni fa.
Sei capitoli, sei percorsi pieni di indicazioni territoriali che vien voglia di percorrere…e si possono percorrere, certo, libro alla mano, in uno splendido confronto, che Silvia propone nel testo, fra ciò che è, che vediamo, che impariamo…e ciò che sta in noi, ciò che ci raccontano le suggestioni della nostra anima. Un libro che non è ceto un manuale didascalico, anzi: un libro che sa descrivere, e bene. ma che sa soprattutto evocare le mille fascinazioni di questo nostro Splendido Piemonte, che si riflette come in uno specchio attento nelle pagine di queste Colline di carta.
Sei capitoli, sei percorsi di cui parleremo. Ma non ci si limiterà a parlarne, perchè Silvia ne leggerà alcuni stralci, trasportandoci con la sua arte attoriale dentro il libro e contemporaneamente lontano, in un confronto assai  intrigante fra le Colline di carta e quelle vere.
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