Le Ferrovie del Messico passano da Oviglio, in una serata letteraria magica e coinvolgente.

C’era un sacco di gente nella sala consiliare di Oviglio, martedì scorso, 23 gennaio, gente attentissima e avvinta della splendida affabulazione della Star della serata, Gian Marco Griffi, che era rilassato e con una gran voglia di parlare del suo immenso e fantasmagorico libro Ferrovie del Messico…ma anche avvinta dalla lettura calda e convinta di Silvia Perosino…e magari anche un po’ dal mio entusiasmo nel presentare un libro ed un autore veramente speciali. Ma dato che fare una autorecensione è cosa di gusto assai discutibile, vorrei, consentitemi, lasciare la parola ad un’amica, presente alla serata, che ha espresso – nella sua pagina fb – con parole davvero accorate e dense di un calore umano notevolissimo, l’entusiasmo per una serata, come l’ho definita nel titolo, magica e coinvolgente. Lascio dunque la parola (o meglio la scrittura) a Donatella Giordano, che ha percepito quel che segue.

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La splendida sala consiliare del Comune di Oviglio ieri sera ha fatto da cornice al secondo appuntamento di LeggiAmOviglio: un evento davvero particolare in un paese che non conoscevo, ma sto piacevolmente scoprendo proprio grazie a questi incontri letterari.

Essendomi ben chiara la realtà delle piccole comunità, che possono essere dolci e meravigliosi abbracci materni quanto feroci tribunali dell’Inquisizione al contempo, immagino perfettamente le enormi difficoltà di tutti coloro che fortemente hanno pensato, voluto, e dato forma a questa serata, a quelle che son state e a quelle che verranno, e voglio esprimere enorme ammirazione per lo splendido risultato ottenuto.

Ospite della serata di ieri il libro Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi, romanzo impegnativo senza dubbio, anche dal punto di vista della dimensione (800 pagine!!!), reso estremamente accattivante dalla frizzante presentazione dell’autore, che, dopo un inizio un po’ serioso, si è sciolto al calore pubblico con grande generosità, in un fiume di parole. Il tutto evidenziato dalla brillante presenza di Silvia Perosino, bravissima interprete di alcune pagine commoventi, divertenti, fantasiose, che attraverso la sua splendida voce ed abilissima lettura si sono svelate in immagini nitidissime agli occhi degli attenti spettatori.

A costruire il ponte tra questi ultimi, ammaliati dalla bellezza, ed i primi che abilmente la stavano generando, è stato Pier Carlo Guglielmero, padrone di casa ospitale, spiritoso, cordiale, come sempre spontaneamente sa essere.

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E così che dire: perfino a me, che sono incostante, spesse volte stanca e altrettante volte pigra, è venuta una gran voglia di iniziare questo viaggio letterario tra la storia e la fantasia, fatta di sorrisi e lacrime, guerra e amori disperati, fughe in una realtà parallela e follia nazista.

Grazie a tutti coloro che per questa bellissima serata si sono impegnati, grazie ad Orietta e Dino che sono venuti con me, anche stavolta con entusiasmo, in questa parte di pianura che poco conosco, e grazie in particolare a Pier Carlo per la sua passione, la sua dedizione e la sua grande capacità di tracciare pennellate di luce sulla tela colorata della vita.

Dopo queste bellissime parole, e davvero ringrazio Donatella per quanto ha scritto, posso aggiungere alcune piccole chiose. Per prima cosa ringrazio sentitamente la libreria UBIK di Corso Roma in Alessandria, e la gentilissima libraia Tamara, che mi ha fornito i libri da proporre al pubblico, ma anche il trolley per portarli ad Oviglio, che mi ha consentito di non subire troppo il peso della cultura.

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Spero e credo che questo sia solamente l’inizio di una continuativa e felice collaborazione col la UBIK e con Tamara. Poi lasciatemi dire che il paese di Oviglio sta rispondendo decisamente bene a questa iniziativa culturale, che sta diventando anche un appuntamento sereno e conviviale a cui partecipa davvero parecchia gente, molti amici, ma non solo, con molta e serena cordialità. Perché la narrativa di qualità è qualcosa che a tutti appartiene, ma anche ad ognuno di noi, proprio nei più profondi meandri dell’anima. Grazie.

Concludo che questo è certamente e doverosamente un articolo a doppia firma: Donatella Giordano e Pier Carlo Guglielmero

 

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