Una storia alessandrina: due ottantenni rimasti al freddo in un alloggio del Comune si devono pagare la sostituzione della caldaia

Questa vicenda ha per protagonisti due coniugi ultraottantenni, che, ovviamente, meriterebbero una particolare attenzione.
Dal 1994 i coniugi sono locatari di un appartamento nel centro città, di proprietà del Comune di Alessandria, mentre l’ATC formalmente ha loro assegnato l’alloggio dal 2000.
Nella primavera scorsa la caldaia dell’alloggio si guasta e i due anziani restano senza acqua calda e, potenzialmente, senza riscaldamento.
I coniugi si rivolgono ai tecnici del comune che li invitano a fare una formale richiesta di sostituzione della caldaia (dovere di ogni padrone di casa nei confronti del proprio inquilino a meno che non si sia in presenza di attività dolose dello stesso) all’Ufficio Patrimonio del Comune di Alessandria, richiesta che viene depositata nei primissimi giorni di aprile 2023.
Non accade nulla, ma a questo punto la burocrazia comunale si scatena.
L’inquilina (sono sempre le mogli le più attive, a qualunque eta!) viene invitata a consegnare una “relazione tecnica” da parte di una ditta del settore che certifichi . Il documenti finisce come richiesto sul tavolo del responsabile dell’Ufficio Patrimonio.
Passano i giorni e i due ultraottantenni continuano a scaldare l’acqua sul fornello.
Dopo un mese e mezzo, la signora telefona al suddetto geometra responsabile dell’ufficio il quale le risponde di essere in attesa della decisione a seguito di un “Consiglio di bilancio”.
Neanche a dirlo, passa un altro mese, la signora ritelefona al geometra il quale dichiara che il Comune non ha soldi e quindi la caldaia non può essere sostituita.
Arriviamo così a novembre e i due ultraottantenni sono ancora senza riscaldamento e nessuno che in Comune si degni di affrontare e risolvere il problema nonostante altri, ripetuti solleciti.
A questo punto costoro interpellano privatamente un altro tecnico il quale constata il “non funzionamento e la non idoneità della caldaia” e decidono di sostituirla.
Il costo è di Euro 2.196,00.
I coniugi, stante il perdurante silenzio del Ufficio Tecnico comunale, richiedono, per il tramite della Globoconsumatori di Alessandria, battagliera associazione che tutela i cittadini, il pagamento diretto della somma dal Comune alla ditta installatrice.
Naturalmente il Comune non paga e gli anziani, per evitare azioni da parte della ditta creditrice, provvedono di tasca loro, anche se per le loro finanze si tratta di una spesa molto gravosa (non per niente sono inquilini del Comune!)
Siamo così arrivati a dicembre 2023.
Ovviamente i coniugi richiedono il rimborso della spesa sostenuta e qui i burocrati danno il meglio.
In primo luogo viene predisposta un’ispezione (12 dicembre) per constatare “la corretta esecuzione dei lavori” “certo, precisa l’ufficio, dell’esito positivo delle necessarie verifiche” (attenzione!) “al fine di poter evadere la richiesta nei prossimi giorni” come si legge letteralmente in una mail del 7.12 del settore opere pubbliche del Comune di Alessandria.
Ovviamente l’esito è positivo, ma non basta. Arriva un altro intoppo: l’impianto è stato montato bene, ma c’è un problema alla canna fumaria. Bontà sua, nei giorni successivi l’ufficio provvede all’incarico per la sistemazione della canna fumaria, ma il tempo passa.
E il rimborso, direte voi?
Arriva una mossa geniale. A questo punto (mail del 29.12 u.s.) il Comune rimbalza la richiesta all’ATC “lo scrivente ufficio (sempre Opere Pubbliche municipale) non può disporre in tal senso in quanto il rimborso si configura come un contributo e pertanto non evadibile”: siamo alla presa in giro, ai giochi di parole. E quindi arriva il classico scaricabarile “Credo che l’unica soluzione possa essere quella di un rimborso effettuato attraverso ATC”. E poi siamo all’apoteosi: “… ci faremo parte diligente per addivenire in tempi rapidi alla soluzione anzidetta”.
Provate a indovinare? Il rimborso non è ancora arrivato.
Da notare, per inciso, che nessuno ha mai negato il diritto degli inquilini al cambio della caldaia o al successivo rimborso della spesa anticipata: semplicemente nessuno ha fatto nulla se non “menare per il naso” due ultraottantenni che hanno sempre  pagato regolarmente l’affitto dal 1994.
Alessandria #davverovostra. Ancora una volta.

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