Dott. Pier Luigi Garavelli, infettivologo: come fu per l’asiatica!

COME FU PER LA ASIATICA

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Negli anni Cinquanta arrivò la Influenza Asiatica. Io non c’ ero ancora …
Mio Padre era un giovane Medico condotto. Cosa accadde fu poi fonte dei suoi racconti. Improvvisamente e in poco tempo nel Paese, Pecetto di Valenza, si ammalarono quasi tutti. Mio Papà partiva la mattina per lo ambulatorio e poi casa per casa e dava lo antibiotico ai malati con la polmonite.
I più gravi trovavano posto al Mauriziano di Valenza e negli Ospedali, non nello Ospedale, di Alessandria con una disponibilità di oltre mille letti con 4 Medicine e un intero Nosocomio Pneumologico, il Borsalino.
Mio Padre stesso si ammalò, ma dopo tre giorni era nuovamente in piedi. Si era in pieno boom economico e la Gente continuò a lavorare, seppellendo i suoi morti. E poi andò via la Influenza. Sono passati sessanta anni. La Medicina è progredita, ma forse non così tanto come è nella percezione popolare.
Il Medico condotto non esiste più e gli Ospedali parcellizzati in mille rivoli specialistici forse con la metà dei letti di un tempo. È arrivato Covid, verosimilmente più contagioso ed aggressivo della Asiatica. Magari con qualche presidio terapeutico e diagnostico in più …
La Popolazione è rimasta chiusa per il lockdown, sola in casa con la febbre per assistenza sanitaria legata alla abnegazione su base direi quasi volontaria dei Medici. Negli Ospedali per insufficienza in molti di letti sono comparse tende da campo. Le attività produttive si sono bloccate.
La informazione è un bollettino terrificante di guerra. E la Popolazione attende lo arrivo dei salvifici, ma saranno tali, vaccini.
Forse in questi anni magari tanto progresso, al di fuori di quello indubbio tecnologico, non c’è stato e mi riferisco al sanitario, sociale, economico e soprattutto colturale.
Ah, quando nacqui poco dopo e andai a scuola avevo alle Elementari una sola Maestra e per andare alle Medie e al Liceo, solo in Città, prendevo la corriera.
Trenta minuti per andare e altrettanti per tornare.
Una vera avventura!

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