Dalla Lega Novi Ligure: ‘’La Corte dei Conti ammonisce Novi, Cabella aveva ragione”

Novi Ligure – Riceviamo e pubblichiamo dal Dottor Giacomo Perocchio (nella foto) un comunicato della Lega Novi Ligure: “Il giorno 9 febbraio è giunta al Comune di Novi Ligure la deliberazione n 9/2024 della Sezione di Controllo della Corte dei Conti del Piemonte.
Nel documento viene rilevato che nelle relazioni dei rendiconti 2020 e 2021 di competenza tecnica ed attestate dal dirigente finanziario sono emerse una serie di criticità ed irregolarità che hanno reso necessari degli approfondimenti, con particolare riferimento ai seguenti profili: Anzianità dei residui attivi; gestione servizi conto terzi e partite di giro ed il fondo contenzioso. Si parla di residui accantonati erroneamente a partire addirittura dal 2008 e la Corte raccomanda di adottare misure organizzative e gestionali idonee a migliorare la gestione dei residui attivi.
Noi ricordiamo bene le reazioni all’ordinanza del Sindaco Cabella che aveva disposto la rotazione dei dirigenti specificando che c’era la necessità di porre rimedio ad imprecisioni e facili soluzioni proposte dalla struttura finanziaria, in contrasto ai principi contabili per la compilazione dei rendiconti o dei bilanci di previsione, rilevati dall’Amministrazione.
Questa decisione si era dimostrata osteggiata dalle opposizioni che presentarono un emendamento al DUP 2022/24 proponendo di cancellare la previsione di assunzione di Dirigente amministrativo contabile, in aperto contrasto con quanto deciso nel mese di maggio 2022 circa la rotazione dei dirigenti comunali, attese le considerazioni formulate dall’assessore al bilancio Moncalvo circa la compilazione di un documento finanziario più consono alle aspettative dell’allora Giunta.
Oggi la Corte dei Conti rileva che il Sindaco Cabella aveva ragione, mentre l’attuale Giunta Muliere non ha esistato a ristabilire il vecchio ordine che però mostra sempre più criticità nella gestione ammnistrativa del Comune, tutto a danno dei cittadini Novesi.
Muliere ed i sottoscrittori di quell’emendamento dovrebbero fare il ‘mea culpa’ e chiedere scusa alla Città.”

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