La nostra tradizione: il pollo in carpione

Libera dagli impegni universitari (almeno per il momento) torno a occuparmi della rubrica culinaria di alessandria24.
Parliamo oggi dl carpione: l’origine del carpione risale probabilmente al Medioevo (o addirittura all’antica Roma) e rispondeva alla necessità di conservare gli alimenti quando ancora i frigoriferi erano di là da venire ed è uno dei piatti tipici della cucina piemontese.
Oltre che con il pesce, questo piatto può essere preparato con le carni bianche o con le verdure.
Oggi vi propongo il carpione di pollo, un piatto che può essere conservato per diversi giorni, molto pratico per chi non può dedicarsi quotidianamente alla cucina.

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Ingredienti:
700 g di fettine di pollo
500 ml di vino bianco
100/200 ml di aceto bianco (a seconda dell’asprezza voluta)
10 foglie di salvia
1 foglia di alloro
2 cipolle
2 uova e pan grattato
olio, sale e pepe.

Per prima cosa tagliare a rondelle le cipolle.
In una padella antiaderente soffriggerle con olio, salvia e alloro, incoperchiate, per almeno 20 minuti, a fuoco lento.
Nel frattempo che le cipolle rosolano, impanate le fettine di pollo nel modo classico con uovo e pan grattato e friggetele.
Dopo aver fritto le fettine di pollo poggiatele su un foglio di carta da cucina perché si asciughino.
Trascorsi i 20 minuti di cottura delle cipolle, aggiungete il vino bianco e fate andare ancora per una decina di minuti.
Ponete le fettine asciugate, allineate, in una pirofila, anche a più strati e versate sopra le cipolle e il loro sughetto.
Il carpione è pronto per essere consumato o conservato in frigo anche per una settimana.
Che profumo che fa!!!!

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