Si deciderà probabilmente a marzo la tipologia di finanziamento per il nuovo ospedale di Alessandria

Alessandria – L’avanzamento dell’iter di realizzazione dell’ospedale di Alessandria è stato al centro dell’incontro tra l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi, e la rappresentanza dei sindaci dell’Azienda sanitaria di Alessandria che si è svolto nel pomeriggio nei locali dell’Asl alessandrina.
Come è noto il finanziamento dell’ospedale di Alessandria è coperto integralmente dai fondi Inail. Nelle scorse settimane è pervenuta una proposta di partenariato pubblico-privato su cui, a norma di legge, è ora in corso la valutazione che la Regione ha affidato all’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari, che sta valutando la correttezza, sostenibilità e convenienza della proposta.
«Abbiamo convocato questo incontro per fare il punto e aggiornare la rappresentanza dei sindaci sull’avanzamento del nuovo presidio sanitario che sorgerà nell’area Galimberti, individuata al termine di un percorso condiviso anche con il Comune – ha spiegato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi – entrambe le soluzioni, sia quella del finanziamento Inail, sia quella sulla base della proposta di partenariato pubblico-privato sono finanziate e garantiscono il rispetto dei tempi. Sarà Agenas, con la sua valutazione, a indicare quale sia la migliore soluzione per realizzare questo ospedale ed è per noi la massima garanzia che la scelta sarà quella corretta. Entro marzo aspettiamo l’esito della valutazione, per poi individuare il percorso con cui proseguire. Il nostro obiettivo è arrivare entro l’estate ad aver incardinato il percorso di realizzazione del nuovo ospedale Hub di Alessandria. Su questo sarà siglato il protocollo d’intesa con il Comune di Alessandria che comprenderà anche un percorso per la programmazione degli interventi di rigenerazione e riutilizzo dell’attuale ospedale per una serie di servizi per la cronicità, ambulatori, day surgery e posti letto a bassa complessità in grado di rispondere ai bisogni di cura di una popolazione che invecchia e che necessita di una rete di medicina territoriale integrata alla rigenerazione dei vecchi ospedali che saranno sostituiti da quelli nuovi ma resteranno con una specifica vocazione di assistenza e di cura».
Nel frattempo prosegue, da parte dell’azienda sanitaria, il lavoro di approfondimento tecnico per la realizzazione dello studio di pre-fattibilità in collaborazione con il Politecnico di Torino. Il nuovo ospedale si svilupperà su un’area di 115mila metri quadrati, per 628 posti letto.

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