Natale al Centro Doc Paolo Desana di Casale: le iniziative di dicembre

Casale Monferrato – E’ ormai tradizione del Centro Doc Paolo Desana proporre nel periodo pre natalizio interessanti iniziative culturali legate al mondo vitivinicolo e al territorio del Monferrato.
Lo scorso anno ha avuto inizio l’iniziativa “Portabottiglie d’artista”, che quest’anno prosegue con l’acquisizione di altri tre lavori.
Come ci ricorda Piergiorgio Panelli, curatore dell’iniziativa, la storia da sempre ha evidenziato l’importanza della contaminazione tra arte, design e vino, tra forma e contenuto, palesandone il sottile dialogo estetico ed etico: in quest’ottica lo scorso anno è stato invitato un primo gruppo di artisti che hanno realizzato una prima collezione di opere frutto della contaminazione tra l’oggetto bottiglia-vino con un pensiero estetico tra design e scultura.
Quest’anno, alle opere di Nadia Beltramo, Giovanni Bonardi, Carlo Cici, Chiara Cirio, Iris Devasini, Giorgio Grosso, Piergiorgio Panelli, Giovanni Tamburelli e Massimo Testa, già presenti in sede, si aggiungeranno ad impreziosire la collezione le sculture di Francesco Berruti, Florine Offergelt e Laura Rossi.
Anche questi tre artisti sono stati scelti volutamente per la poliedricità di linguaggi attraverso i quali ognuno evidenzia il proprio percorso creativo che va dal surrealismo simbolico al pensiero minimale a quello materico.
La collezione, unica nel suo genere, rimarrà esposta in permanenza al Castello del Monferrato nelle sale del Centro Doc Paolo Desana, luogo deputato alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale del territorio, centro permanente di ricerca e documentazione sulla Doc, sulla civiltà e la cultura del vino, sul paesaggio del Monferrato patrimonio Unesco, Centro dichiarato bene di interesse storico particolarmente importante dal Ministero della Cultura.
In contemporanea, proseguendo la costruttiva collaborazione tra il Centro DOC Paolo Desana e il “Circolo Culturale Piero Ravasenga” presieduto da Ivaldo Carelli, la sede del Centro DOC ospiterà le opere di dodici pittori appartenenti al Circolo degli Artisti di Torino – che già dallo scorso anno ha iniziato un proficuo e costante scambio con il Ravasenga – con una esposizione dal titolo “Luci d’inverno”.
Esporranno Anna Borgarelli, Lucia Busacca, Gianpaolo Brangero, Virgilio Giorza, Elda Mantovani, Delio Meinardi, Francesco Murlo, Renzo Musso, Cristina Surace, Maria Teresa Spinnler, Valter Tesio, Margherita Vaschetti.
Occorre ricordare che la nostra città ha un legame secolare con il Circolo Torinese (fondato nel 1847), in quanto Presidente dello stesso è stato per ben due volte lo scultore Leonardo Bistolfi (1901-1902 e 1916-1918).
Entrambe le esposizioni saranno inaugurate sabato 2 dicembre alle ore 16.00 e saranno visitabili dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 19 di sabato e domenica, oltre a venerdì 8 dicembre.

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“SONO GESU’, PER FAVORE NON CHIAMATEMI BABBO NATALE”
domenica 10 dicembre ore 16.30
“Sono Gesù, per favore non chiamatemi babbo Natale”: questa frase di Sebastiano Vassalli, che alcuni ricorderanno come incipit ad un suo racconto comparso su Il Corriere della Sera di alcuni anni fa, diventa il titolo di incontro, organizzato presso il Centro Doc, sul significato autentico, e forse ultimamente un po’ smarrito, di quella che è universalmente riconosciuta come la festa più importante dell’anno, il Natale appunto. “Festa di Natale” alla quale alcuni soloni vorrebbero addirittura cambiare nome e chiamarla “Festa d’inverno” per renderla più inclusiva, in particolare verso il mondo dei giovani; tolleranza e inclusione sì, perdita di identità no. Avvalendosi del pensiero e di scritti che autori di vario genere e sensibilità hanno esternato in questi ultimi anni inerenti al tema del Natale, ci si soffermerà vedendone e analizzandone le varie sfaccettature: economiche, ludiche, affettive e spirituali.
Riflessioni, sorrisi, punzecchiature ad alta voce con le incursioni cultural-letterarie-musicali a cura di Giorgio Milani, Massimiliano Limonetti, Mauro Bardella.
Sorpresa finale con un omaggio al vino, che in un Centro dove tutto parla di vite e uva, non può mancare.

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