Al via la 14° edizione del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno”

Casale Monferrato – Vivono percorsi e motivazioni diversi, ma condividono impegno, lungimiranza e coraggio: sono le otto realtà candidate alla edizione 2023 del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno”, promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore di Casale Monferrato, all’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese e al Comune monferrino, dove il 24 novembre si terrà la cerimonia conclusiva al termine del Festival della virtù civica.
Selezionate a partire dalle proposte individuate dalla giuria preliminare, composta da giornalisti, esperti ed esponenti di organizzazioni sociali di tutta Italia, le storie degli otto candidati raccontano un’Italia che cambia, o almeno che tenta in tutti i modi di cambiare.
A unirle, come filo conduttore, un insieme di valori che costituiscono il nucleo della “virtù civica”: la solidarietà, l’impegno per l’interesse generale, la tutela della legalità e dell’ambiente. Tutti valori che la casalese Luisa Minazzi, a cui il Premio è intitolato, ben espresse durante la sua vita e che ancora oggi, nel forte disorientamento in cui siamo avvolti a causa delle crisi che segnano questo difficile periodo, assumono un ruolo di presidio per la convivenza democratica e di aiuto a guardare al futuro con speranza. Otto esempi di virtù civica espressa spesso lontano dai riflettori che, presi nel loro insieme, compongono un modello auspicabile per la transizione ecologica.
«Oggi – spiegano Vittorio Giordano e Marco Fratoddi, coordinatori del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno” e del Festival della virtù civica – di fronte alla crisi climatica e alla guerra, al riscaldamento degli oceani, al consumo del suolo, al consumo delle risorse non rinnovabili, all’impronta ecologica sempre più pesante che lasciamo sul nostro pianeta ci piace ospitare le voci di chi come la Cooperativa agricola Girolomoni coltiva attento alla biodiversità, di chi come Antonio Lancellotta raccoglie gli agrumi pensando di produrre l’energia che gli serve con l’agrivoltaico, di chi come Mariasole Bianco guarda all’oceano insegnando ad averne cura, di chi come l’Associazione sentieri alta Val Malone (Asavm) custodisce sentieri di montagna per rivitalizzare località che hanno vissuto l’esodo, di chi come Maria Cristina Ribera esige che siano puniti i reati contro l’ambiente, di chi come Nicola Lamberti pensa che lo spreco alimentare non possa più trovare nessuna giustificazione, di chi come Paola Michelozzi ricerca come eliminare le cause ambientali che inducono malattie, di chi come Mao Valpiana pensa che la guerra si può fermare non con le armi ma con la solidarietà, la convivenza, la nonviolenza. Tutto questo e altro è quanto ci racconteranno venerdì 24 novembre a Casale Monferrato, data della cerimonia conclusiva del Premio Ambientalista dell’Anno, durante la quale saranno chiamati a ritirare il riconoscimento, una targa originale prodotta dall’artista e artigiano Gianmaria Sabatini con la pietra da cantone tipica delle colline monferrine».
Per gli otto candidati chiunque potrà esprimere la propria preferenza entro domenica 19 novembre tramite il modulo online sul sito www.premioluisaminazzi.it dove le storie dei protagonisti sono raccontate.
Il “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno” è accompagnato da alcuni anni dal Festival della virtù civica, organizzato tra le colline del Monferrato con l'intento di amplificarne il messaggio.
Dopo una riuscita anteprima a settembre, Premio e Festival sono stati presentati giovedì 5 ottobre al Circolo dei lettori di Torino, durante un incontro che ha visto gli interventi degli organizzatori, nonché del giornalista Marco Fratoddi che ha dialogato con il docente universitario Stefano Fenoglio, autore del libro «Uomini e fiumi», recentemente edito da Rizzoli.
Il programma del Festival della virtù civica, che è in corso di definizione, proseguirà con diversi appuntamenti nei mesi di ottobre e novembre. Tra quelli già fissati, sabato 21 ottobre alle 10, a Cella Monte presso la sede dell’Ecomuseo Pietra da Cantoni, in piazza Vallino, è in programma il dialogo a tema «Il Cibo e la Terra», che presenta esperienze e opportunità a confronto sul mangiar sano, contro gli sprechi alimentari, a favore dell’agricoltura e dei modelli di sviluppo equilibrati da buone pratiche. Un momento in cui il vino incontra il riso, connubio tra collina e pianura.
Sempre sabato 21 ottobre, alle 17.30, a Rosignano Monferrato, presso la Chiesa di San Martino in via IV Novembre nella frazione San Martino, saranno in concerto Enrico Pesce e l’Orchestra delle ragazze e dei ragazzi del Liceo Musicale Umberto Eco di Alessandria.
Giovedì 23 novembre e sabato 25 novembre a Casale Monferrato sono previste iniziative con i candidati.
Venerdì 24 novembre, alle ore 17, presso l’Aula consiliare del Comune di Casale Monferrato, in via Mameli 10, si terrà infine la Cerimonia di consegna del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno 2023”.
Durante il periodo del Festival della Virtù Civica saranno inoltre coinvolte le scuole con vari interventi e sarà visitabile una mostra interattiva realizzata da Ecofficina S.r.l. e curata da Carlo e Manuele Degiacomi.
Il “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno”, promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore di Casale Monferrato (AL), all’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese e alla Città di Casale Monferrato, vede il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e il sostegno di AFeVa, Avis Casale Monferrato, Equazione.
«Chiediamo a tutti di accompagnarci in questa iniziativa, di diventarne co-promotori – invitano i coordinatori –. Come? Diffondendo queste storie, promuovendone il valore esemplare così da amplificare le potenzialità di cambiamento che contengono, soltanto così sapremo ricostruire la socialità dentro un modello coerente con gli equilibri della casa comune».
«Come ogni anno con il Premio Luisa Minazzi vogliamo raccontare e dar voce alle tante storie ed esperienze virtuose che arrivano dal basso, che hanno per protagonisti uomini e donne che con coraggio, determinazione e fiducia nel futuro puntano su sostenibilità ambientale, innovazione e valorizzazione del territorio. I candidati di questa edizione ne sono un esempio insieme a quello di Luisa Minazzi a cui è dedicato questo premio e che ricordiamo sempre per il suo grande impegno per l’ambiente e per la tutela della salute. Impegno che da sempre ha contraddistinto tutta la comunità di Casale Monferrato, che anima e ospita il premio fin dalla sua prima edizione, nella difficile battaglia contro l’amianto, purtroppo ancora non conclusa», dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.
«Ogni anno con il Premio Luisa Minazzi cerchiamo di mettere in luce le storie di persone che con il loro impegno si prodigano per la transizione ecologica e per un futuro di pace. Sono donne e uomini a volte ignorati dai media mainstream, ma esempi da seguire per riconvertire i territori alla sostenibilità e rendere l’Italia più innovativa, inclusiva e rispettosa di tutti, anche delle future generazioni» aggiunge Francesco Loiacono, direttore de La Nuova Ecologia.
«L’edizione 2023 del Premio si conferma un’occasione preziosa per conoscere e riconoscere il valore di storie di autentica resistenza diffuse in tutta Italia e che tanto ci richiamano, ciascuna a suo modo, la determinazione e l’impegno concreto di Luisa Minazzi per i territori e le loro comunità.
Quelle selezionate quest’anno sono esperienze e testimonianze di attenzione verso la natura, i diritti umani e verso un’agricoltura più sostenibile, di contrasto agli ecocriminali, ma anche di divulgazione originale dei temi ambientali, tutela della salute, attività comunitarie improntate alla costruzione di una società più giusta e più equa e non violenta. Tutti temi che devono avere un ruolo sempre più centrale per una giusta transizione verso un futuro sostenibile», afferma Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.
«Un'iniziativa che valorizza l'impegno per la collettività e per il bene comune: l’ambiente è patrimonio di tutti e il coinvolgimento ampio e aperto del pubblico esplicita in modo ancora più netto i valori di impegno sociale e condivisione che si divulgano ogni anno attraverso questa lodevole organizzazione. Una comunione di intenti che vede l’Amministrazione comunale impegnata costantemente nel miglioramento dell’ambiente urbano e della qualità dell’aria: in quest’ottica l’impegno per le bonifiche legate all’amianto e la valorizzazione del “verde” cittadino con la piantumazione di ben 750 nuove piante in 4 anni», dichiara Federico Riboldi, Sindaco della Città di Casale Monferrato.
«L’Ente Parco è da sempre parte attiva nell’ambito del Premio e del Festival: conservare e tutelare il patrimonio naturale nonché educare ambientalmente sono gli obiettivi dell’Ente e quest’anno abbiamo organizzato un’esercitazione per gli studenti, per capire e toccare con mano cosa può fare il parco, e cosa possiamo fare tutti noi, per il cambiamento climatico. Si farà infatti una esercitazione pratica di calcolo di stoccaggio di carbonio nelle aree rimboschite a Casale Monferrato, esercitazione correlata anche al progetto virtuoso della Foresta Condivisa e alle attività organizzate in occasione della Festa Nazionale dell’albero», conclude Monica Perroni, direttrice dell’Ente di gestione delle Aree Protette del Po piemontese.
Tutte le informazioni su
www.premioluisaminazzi.it
www.festivalvirtucivica.it.

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