A Sala Monferrato e Ottiglio la targa di Comuni Sostenibili: tra buone pratiche e coinvolgimento dei giovani

Sale Monferrato/Ottiglio – Sala Monferrato e Ottiglio insieme per la sostenibilità. E non da oggi. I due comuni in provincia di Alessandria hanno ricevuto, sabato 2 settembre 2023, la targa di Comune Sostenibile dalla Rete, ma quello che li vede uniti è un percorso che parte da lontano.
Ad esempio, dai SalOtti Sostenibili, esperienza condotta a partire dal 2019 dai primi cittadini dei due comuni, Mario Melotti e Massimo Pasciuta, basata sul marketing territoriale con eventi e spettacoli organizzati sul territorio e culminati in 6 puntate su Gambero Rosso di Giorgione in Monferrato, con il popolare cuoco Gorgio Barchiesi. Dopodiché, superata la pandemia, si è deciso di dare ulteriore concretezza alle azioni per la sostenibilità, e quindi l’intenzione condivisa di entrare a far parte della Rete dei Comuni Sostenibili.
L’occasione di sabato 2 settembre, divisa fra due luoghi di Sala Monferrato (Cascina Morabella) e Ottiglio (Auditorium Don Gino Piccio), è stata perfetta per presentare alla cittadinanza, e non solo, il connubio tra bellezza e sostenibilità: da un lato la consegna della targa di Comuni Sostenibili, che i due sindaci hanno ricevuto dal coordinatore scientifico della Rete, Marco Filippeschi, dall’altro la cerimonia di festeggiamento del nono compleanno del riconoscimento Unesco per il Monferrato degli Infernot, camere sotterranee scavate nella Pietra da Cantoni tradizionalmente adibite alla conservazione del vino pregiato. L’incontro è stato moderato dalla giornalista de La Stampa Marina Maffei. Sono stati inoltre premiati i ragazzi del team SalOtti Sostenibili e ha avuto luogo il concerto “Omaggio a Vivaldi e Mozart” dell’Orchestra da Camera Italiana diretta dal maestro Roberto Allegro.
“L’impegno per la realizzazione degli obiettivi di sostenibilità è stato incentrato fin da subito sul coinvolgimento dei giovani – affermano i sindaci di Sala Monferrato e Ottiglio, Mario Melotti e Massimo Pasciuta –, un impegno nato da lontano con i SalOtti Sostenibili. E con loro le nostre comunità si sono date da fare per far sì che l’impegno sostenibile abbracci sia la vita pubblica che privata, perché è grazie alle nostre scelte, a ogni livello, che si può incidere. Insomma, il percorso della sostenibilità per i nostri due comuni, intrapreso nel 2022, è stato inteso da subito non come una sterile applicazione di un concetto di moda, ma in modo molto concreto, come un vero e proprio stile di vita, da intendersi come rispetto della natura, riduzione degli impatti ambientali delle nostre attività, riduzione degli sprechi (sia energetici che delle altre risorse naturali), miglioramento costante della differenziazione dei rifiuti , attenzione sociale e per le diversità. Grazie quindi alla Rete dei Comuni Sostenibili e a tutte le persone che credono nei valori della sostenibilità”.
“I Comuni di Ottiglio e Sala Monferrato hanno già avviato un percorso molto interessante e concreto per attuare l’Agenda 2030 dell’ONU anticipando le indicazioni della Rete dei Comuni Sostenibili, con iniziative virtuose e indicatori specifici di riferimento – sottolinea Marco Filippeschi, coordinatore del comitato scientifico della Rete –. Abbiamo trovato un’agenda locale già molto definita per obiettivi importanti. La consegna della targa è anche il riconoscimento di un lavoro già fatto e di una prospettiva coerente e molto innovativa per le comunità. L’esperienza dei due comuni è importante per la Rete. Anzitutto perché si tratta di una scelta e di un lavoro concreto fatto in associazione, con un metodo di programmazione e trasparenza di fronte ai cittadini esemplare. Già questo è un bell’esempio, che può essere di guida per altri piccoli comuni confinanti che scelgano la strada della sostenibilità e il monitoraggio volontario riferito all’Agenda 2030. Un’altra stimolazione interessante riguarda proprio il paesaggio vitivinicolo piemontese riconosciuto dall’Unesco, così importante, perché è evidente che s’incrociano salvaguardie e obiettivi e l’adesione alla Rete può aiutare anche a definire le azioni di tutela del paesaggio agrario e del patrimonio storico. Anche in questo caso può venirne un’esperienza di riferimento per altri contesti simili. Senza entrare nel dettaglio di tante azioni, di certo quelle che riguardano l’ambiente e l’efficientamento energetico, l’ambito etico-sociale e la valorizzazione, anche a fini di turismo sostenibile, delle tipicità e dei valori storici, la creazione di nuovi eventi di richiamo, sono pienamente in linea con l’impostazione che abbiamo dato alla Rete. Anche per ciò che riguarda l’esigenza di rivitalizzare economicamente e di ripopolare i piccoli comuni di aree collinari così impellente per il nostro Paese”.
All’iniziativa sono intervenuti anche Roberto Cerrato (direttore dell’associazione Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte, Unesco Monferrato degli Infernot), Giorgio Proglio (tabUi APP Founder & CEO) e Roberto Cavallo (agronomo e saggista).

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Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili
La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.

È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Nel primo anno e mezzo di attività hanno aderito quasi 90 comuni e città ed è in costante espansione con oltre 300 manifestazioni d’interesse.