Alessandria: a Palatium Vetus il 25 giugno la conferenza “All’uso di Spagna nell’Italia del ‘500” a cura di Italia Nostra e IRSAC

Alessandria – Domenica 25 giugno, alle ore 16 presso Palatium Vetus è programmata la conferenza “All’uso di Spagna nell’Italia del ‘500”, finalizzata alla valorizzazione del dipinto “Ascensione di Cristo tra la Vergine e San Giovanni Evangelista con la famiglia del marchese Cesare Cuttica di Cassine” (1576-1577 circa), firmato dal pittore Francesco Crivelli (1520-1580 circa) considerando gli spunti che offre per approfondire la conoscenza della società del XVI secolo, in questa occasione con un particolare riferimento all’abbigliamento e alla danza dell’epoca.
La manifestazione realizzata dall’IRSAC Istituto per la Ricostruzione Storica delle Arti e dei Costumi APS di Cassine con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, proprietaria dell’opera d’arte, in collaborazione con la Sezione di Alessandria di Italia Nostra e il patrocinio della Provincia di Alessandria, della Città di Alessandria e del Comune di Cassine vedrà la partecipazione quali relatori: Dott.ssa Maria Teresa Cairo: “Un dipinto per Alessandria”;
Prof. Alessio Francesco Palmieri-Marinoni: “Alla spagnola o alla Lombarda? La moda nel nord Italia e nell’Alessandrino nel Cinquecento”;
Prof. Alessandro Pontremoli: “Danza e mascolinità nella danza nobile della Milano spagnola (XVI secolo)”.
Alle ore 17,15 circa, si svolgerà la ricostruzione storica di danza antica: “Balletti all’uso di Spagna” – esibizione degli iscritti IRSAC – De Choreis Musarum con il coordinamento coreografico a cura di Lucio Paolo Testi.
L’iniziativa prende ispirazione dal pensiero di Umberto Eco che nella conferenza tenuta al Museo Guggenheim di Bilbao nel 2001 descriveva come una utopia la sua visione del museo ideale, un museo che serva a comprendere e godere di una sola opera d’arte e, prendendo ad esempio la Primavera di Botticelli, immaginava l’intera sequenza delle sale degli Uffizi trasformata in un unico percorso attraverso il quale si arrivi a capire tutto del dipinto con sale introduttive sulla Firenze dell’epoca, la cultura umanistica, la riscoperta degli antichi, i fermenti mistici del tempo, ma anche udirne le musiche che Botticelli poteva avere ascoltato, le voci dei poeti e dei filosofi che poteva avere letto, insomma,  arrivare alla sala centrale, dove finalmente il dipinto apparirà ad un pubblico completamente introdotto al periodo storico nel quale l’opera è stata concepita e realizzata.
In analogia alla visione del filosofo alessandrino, l’IRSAC “Istituto per la Ricostruzione Storica delle Arti e del Costume – APS”, che propone la rievocazione storica come occasione di promozione educativa e culturale sia a favore degli interpreti che del pubblico, offrendo l’occasione per rivivere la società alessandrina al tempo della realizzazione del dipinto acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria intende evidenziare l’importanza di una operazione che non solo ha reintegrato il patrimonio artistico locale ma ne ha incrementato quello culturale con un elemento di stimolo alla riflessione sulla storia della nostra città.

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