Egidio Morbello: da Balzola allo spareggio coi grigi a San Siro, allo scudetto con l’Inter

E’ stato un dei protagonisti di una stagione leggendaria del calcio italiano.
Egidio Morbello, classe 1936, è tornato nella sua Balzola per raccontare la storia di una carriera meravigliosa, iniziata nel luogo di nascita, proseguita tra i nerostellati e poi a Roma, Spal, Inter e Messina per un totale di 145 partite in Serie A con 33 reti e 34 in B con 11 reti.
Un calcio di altri tempi, incominciato sul sagrato in ghiaia della chiesa del paese natio e culminato nello scudetto con l’Inter nel campionato 1962/3 e la convocazione in Nazionale.
Tantissimi gli aneddoti narrarti con una splendida lucidità e con una invidiabile vena ironica.
Per noi tifosi grigi, Egidio ha un posto speciale nel nostro cuore: fu uno dei protagonisti dello spareggio di Milano contro il Brescia.
Siamo al 23 giugno 1957: il grigi sconfiggono le rondinelle per  2 a 1 nei supplementari e volano in serie A.
“Che cosa ricorda di quella partita?” gli abbiamo chiesto.
“I grigi non erano i favoriti, il Brescia nel girone di ritorno aveva fatto una splendida rimonta e ci aveva agganciato a poche gare dal termine del campionato. Erano in grandissima forma e tutti li davano per vincenti, ma il nostro grande cuore ribaltò ogni pronostico”.
E il tifo?
“Una cosa eccezionale, c’era un mare di gente che ci aveva seguito a Milano. Un’emozione indimenticabile”.
Era un calcio diverso: “quello di oggi non mi piace più, con tutti questi passaggini che non puntano mai verso la porta avversaria!”
Quanti ricordi: i palloni di cuoi con la cucitura a mano che ti lasciavano il segno in fronte dopo un colpo di testa, la perfidia del Mago Herrera, la grinta difensiva di Trapattoni che ti seguiva fin negli spogliatoi, l’intelligenza di Picchi, la classe di Facchetti, il grande Santos di Pelè, l’entusiasmo di una giovane Spal, il primo stipendio a Casale di 20.000 lire.
Per noi calciofili 90 minuti di puro godimento.
L’Inter lo ha premiato con una maglia personalizzata e autografata dai campioni della notte di Istambul (“noi non potevamo tenerci le maglie se non ce le pagavamo e quindi non ne ho nessuna”), il Direttore di Hurrà Grigi Massimo Taggiasco lo ha omaggiato con un numero del giornale ed un volume sulla storia dell’Orso Grigio
Ottimo padrone di casa  l’amico Luca Graziotto.
Ancora una volta bisogna dire grazie a chi, nei borghi piccoli e grandi del nostro Paese, impegna il proprio tempo e la propria passione per tenere vive le tradizioni e le storie del passato.

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