Andrea Cane e Daniele Poggio (Lega Salvini Piemonte): “Autonomia opportunità non divisiva, al Piemonte ritorneranno 11 miliardi di gettito fiscale”

Torino – Dopo la visita del Ministro degli affari regionali Roberto Calderoli per presentare al Consiglio regionale il disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata, si traggono le conclusioni sui benefici che il percorso porterebbe al Piemonte.
“I dubbi delle opposizioni  – commenta Daniele Poggio, consigliere regionale alessandrino eletto nella compagine leghista – non si armonizzano con un percorso iniziato proprio da una loro riforma, la 3 del 2001, che dava piena attuazione all’articolo 5 della nostra Costituzione, che riconosce le autonomie locali quali enti esponenziali preesistenti alla formazione della Repubblica. Confermato alle urne dagli elettori con il voto positivo al referendum”.
“Ieri abbiamo affrontato un passo fondamentale in Consiglio regionale – aggiunge il responsabile Enti locali della Lega Salvini Piemonte Andrea Cane – con il Ministro Roberto Calderoli che ha testimoniato con il suo progetto l’impegno della Lega per i nostri territori, che si meritano quell’Autonomia per la realizzazione della quale fin da ragazzino combatto. Sono rimasto sconcertato dalle dichiarazioni di un esponente del partito democratico della Provincia di Alessandria, che riteneva l’autonomia un pericolo per l’unità del Paese. Calderoli è stato molto chiaro: l’autonomia differenziata significa per la nostra Regione 11 miliardi di gettito fiscale che tornerà nelle tasche dei piemontesi. A noi amministratori l’onere di trasformare queste cifre in una maggiore efficienza nella fornitura di servizi per i propri cittadini. La posizione di Ravetti somiglia a quella del suo partito, al Governo per tanti anni senza dare mai risposte. Se loro sono spaventati da un ruolo di protagonista del Piemonte a livello economico, sociale e culturale nel panorama italiano nessun problema, ci lascino governare e gestire i benefici che l’autonomia differenziata porterà con sé a favore di una regione che, già a livello di Dna, ha sempre dimostrato di saper unire e non certo dividere”.
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