Danneggia diciassette auto al quartiere Cristo: ventitreenne in manette

Alessandria – La notte del 22 dicembre, un forte boato proveniente dalla strada attirava l’attenzione di un cittadino, residente in Via Longo nel quartiere Cristo ad Alessandria. Allarmato, l’uomo si affacciava dalla finestra della propria abitazione in tempo per vedere un soggetto che, brandendo un tombino divelto dalla strada, infrangeva i finestrini delle autovetture in sosta, per poi rovistare al loro interno. L’uomo chiamava quindi gli operatori del 112 che prontamente giungevano sul posto e, grazie alla dettagliata descrizione fornita telefonicamente, riuscivano quasi immediatamente a individuare il malfattore, che si aggirava nei pressi di Via Nenni, all’angolo di Piazza Sandro Pertini e che, proprio davanti agli occhi degli agenti, ancora con un tombino divelto dal manto stradale, colpiva un’altra autovettura.
Alla vista della Volante, l’individuo fuggiva ma era raggiunto dagli uomini della Polizia di Stato: da qui, nasceva una breve colluttazione all’esito della quale gli agenti, fortunatamente incolumi, riuscivano ad immobilizzare, ammanettare e trarre in arresto l’uomo, identificato poi per un ventitreenne nordafricano irregolare sul territorio italiano. Successivamente perquisito, era possibile rinvenirgli addosso anche una confezione da circa 130 grammi di sostanza stupefacente. Trasportato in ospedale, per un vistoso taglio al labbro che si era procurato in precedenza, probabilmente con i vetri infranti delle automobili, le analisi effettuate evidenziavano un’elevatissima concentrazione di alcol nel sangue, unita ad un’intossicazione acuta da cocaina.
Numerosi i reati contestati: tentato furto aggravato, detenzione di stupefacente ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. In seguito ad accertamenti, il bilancio delle automobili, più o meno gravemente danneggiate, ammontava a ben diciassette.
Il giorno successivo l’arrestato, anche colpito da un provvedimento del Questore di divieto di dimora nel Comune di Alessandria, è stato accompagnato dal personale della Questura al C.P.R. di Torino, per espletare le pratiche per l’espulsione dal territorio nazionale.

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