Gipsoteca di Bistagno: ricordo di Guido Testa e donazione del busto di Fanfulla

“Quello spirito guerrier ch’entro mi rugge” è il suggestivo titolo di foscoliana memoria (Alla sera) che mette insieme numerosi aspetti che si incontreranno a Bistagno sabato 12 novembre a partire dalle ore 16 in Gipsoteca, in un convegno con esperti di Giulio Monteverde. I “guerrieri”, nell’idea degli organizzatori, sono due, uniti nel nome dello scultore: Guido Testa a cui sarà dedicata la sala multimediale e il busto di terracotta di Fanfulla, donato dalla Onlus Monteverde alla Gipsoteca.
Innanzitutto, è sempre utile ricordare che Palazzo Leali, sede della Gipsoteca, nata come museo
grazie alla passione e alla caparbia determinazione di Guido Testa, era una scuola, dove Guido,
bistagnese cresciuto nel mito di Giulio Monteverde, frequentò le classi elementari. E la Gipsoteca
conserva una grande attenzione per la didattica, fiore all’occhiello della esclusiva capacità di restituire
un “percorso del fare, semplice quanto preciso, delle fasi che portano dallo studio dell’artista, all’opera
prima in gesso fino alla realizzazione della scultura in marmo o bronzo. Il “guerriero romantico” che
avviò la raccolta dei gessi di Monteverde fu proprio Guido Testa, dai primi frammenti recuperati nella
chiesa sconsacrata di S. Agostino (quasi una discarica artistica) durante i suoi viaggi domenicali a
Genova, e raccolti in casse di legno per la frutta, a opere pressoché integre seppure danneggiate.
Arriva invece perfettamente conservato, acquistato all’asta Cambi di Genova e destinato ad arricchire
il patrimonio di opere di Giulio Monteverde in Gipsoteca, il busto in terracotta di quel condottiero a cui
lo scultore dà le sembianze di Fanfulla da Lodi, personaggio che Massimo D’Azeglio, nel romanzo
“Ettore Fieramosca. La disfida di Barletta” (1833) descrive “uomo d’arme del Cinquecento, con un
cervello pazzo quale aveva il giovane lodigiano”, innamorato non corrisposto di Elvira, protagonista
delle contese militari al fianco di Fieramosca, eroe dell’identità nazionale ante litteram.
Il Fanfulla ci riporta a un mondo romantico, che ritroviamo nello stile di Alla sera di Foscolo (1778-
1827), interprete (guerriero a suo modo) di un atto di protesta contro l’Editto di Saint-Cloud, entrato in
vigore anche in Italia dal giugno 1806. È con i Sepolcri che Foscolo denunciò la sua disapprovazione
contro la legge napoleonica che imponeva i cimiteri fuori dall’abitato e soprattutto lapidi semplici a
memoria dei defunti. Ma, in barba all’editto, a cominciare dal cimitero di Brescia (1814), anche i
cimiteri di altre città si arricchirono di statue e monumenti, e tra questi, lo Staglieno di Genova e il
Verano di Roma che conservano opere imprescindibili di Giulio Monteverde (1837-1917).
Insomma, tanti sono i collegamenti possibili intorno alla produzione artistica dello scultore bistagnese,
e se ne parlerà al convegno di sabato 12 novembre in Gipsoteca.
Alle 16, i saluti di apertura del convegno saranno di: Roberto Vallegra, Sindaco di Bistagno;
Massimiliano Caldera, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, Referenza Tutela Storico
Artistica per la provincia di Alessandria; Elisa Camera, Direttrice della Gipsoteca Giulio Monteverde;
Carmen Ditto Presidente e Otto Bugnano Direttore Generale di Fondazione Matrice.
L’incontro prosegue con la donazione del busto di terracotta del guerriero Fanfulla a cura della Onlus
Monteverde alla Gipsoteca e con gli interventi di: Gianluca Kannes, Museum Consultant Regione
Piemonte, “Giulio Monteverde tra idealismo e verismo fotografico”; Rossana Vitiello, Soprintendenza
Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La
Spezia e Savona, “Bozzetti e ritratti in terracotta di Giulio Monteverde”; Caterina Olcese Spingardi,
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province
di Imperia, La Spezia e Savona, “La figura di Fanfulla da Lodi e la sua fortuna nell’Ottocento”.
Al termine dei momenti di approfondimento e delle conclusioni sulle finalità di azione e sul ruolo della
Gipsoteca Monteverde in prospettiva di possibili scenari futuri, sarà possibile apprezzare la bella
intervista di Marco Albarello realizzata nel 2015 a Guido Testa con le riprese di Edmondo Perrone.
Chiude la giornata (19,30) un aperitivo con possibilità di visita guidata al Museo.
L’incontro è organizzato dalla Gipsoteca Giulio Monteverde del Comune di Bistagno in collaborazione
con Fondazione Matrice e Onlus Monteverde e rientra nell’ambito degli appuntamenti della “Valle
Bormida si espone” realizzati con il contributo della Regione Piemonte.

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