Misure antismog: le proposte di Confagricoltura per mitigare i danni al settore primario

Venerdì 26 febbraio la Giunta regionale del Piemonte ha adottato una delibera che introduce disposizioni straordinarie per la tutela della qualità dell’aria. “Per il settore primario – evidenzia Luca Brondelli, presidente di Confagricoltura Alessandria – sono previste forti limitazioni: le responsabilità politiche di questa situazione, che si sono accumulate nel corso degli anni, sono enormi. Oggi le misure, purtroppo, non sono rinviabili: il nostro Paese, per troppo tempo, non ha tenuto conto in modo adeguato delle disposizioni dell’Unione Europea e ora, se non vogliamo pagare il conto della procedura d’infrazione, non abbiamo alternative”.

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Confagricoltura Piemonte ricorda che nel novembre scorso l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia europea per il superamento dei limiti di PM10 ed è in procinto di essere nuovamente condannata anche per quanto riguarda gli ossidi di azoto.

È per evitare le sanzioni – spiega Confagricoltura – che il nostro Paese è costretto a presentare a Bruxelles un piano urgente comprendente tutte le azioni da attuare per il rientro nei limiti: è questo il motivo per cui la Regione Piemonte ha adottato, insieme alle Regioni Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, le misure straordinarie per contenere l’inquinamento da polveri sottili nel Bacino Padano.

“L’esecuzione del piano – evidenzia Brondelli – verrà monitorata e l’Unione europea, in caso di inadempienza o di inefficacia dei provvedimenti individuati, comminerà le sanzioni previste dalla sentenza sotto forma di tagli ai fondi POR e PSR”.

Per l’agricoltura il piano prevede il divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto (salvo interramento immediato) e divieto di spandimento di letami o materiali assimilabili (salvo interramento immediato). Inoltre vige il divieto di abbruciamenti di materiale vegetale e di qualsiasi combustione all’aperto nell’agglomerato di Torino, pianura e collina dal 15 settembre al 15 aprile.

“Il provvedimento, seppur necessario e indifferibile, secondo Confagricoltura non tiene conto in modo adeguato di alcuni dati fondamentali: per esempio la concimazione con letame dei prati in primavera è una pratica agronomica non solo consigliata, ma raccomandata per quanto riguarda le coltivazioni biologiche” evidenzia Cristina Bagnasco, direttore di Confagricoltura Alessandria.

“Siamo impegnati quotidianamente in prima linea per la sostenibilità ambientale ma si deve tenere conto che senza la pratica dell’agricoltura il nostro ambiente non può sopravvivere e le imprese non possono continuare a operare” dichiara, infine, Cristina Bagnasco.

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