progetto cinematografico “Ed è subito sera…“ (memorie del tempo in cui Alessandria era “laboratorio di idee” )

ESPERIMENTO DI CINEMA AMBIENTATO IN ALESSANDRIA E’ DIVENTATO OGGETTO DI STUDIO – La poderosa raccolta di saggi “Ed è subito sera” (254 pagine) curata dall’associazione culturale Kinesis nel 2004, presto andata esaurita e divenuta quasi oggetto di culto in molti ambienti universitari viene ora ristampata in edizione limitata e distribuita gratuitamente a molte Biblioteche Civiche e centri culturali privati (in Piemonte grazie alla collaborazione del circolo culturale Opificio delle Arti). Il progetto ideato dal regista romano Pierpaolo Zaino ha quale elemento centrale il romanzo di Andrea De Carlo “Di noi tre”, da cui lo sceneggiatore alessandrino Claudio Braggio ha tratto una sceneggiatura per un lungometraggio ambientato nella Città di Alessandria, oltre che in varie località del Basso Piemonte ed in parte nella Città di Bologna.

Un percorso anomalo, poiché non si è trattato semplicemente di tradurre un linguaggio letterario in linguaggio filmico, ma si è andati oltre analizzando il processo di trasformazione sotto vari di vista artistici e facendo intervenire vari esperti e professionisti di settore.

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Parte integrante del progetto è un cortometraggio di 13 minuti girato in 16mm (dvd allegato al volume), una sorta di improvvisazione filmica con la fotografia curata da Bruno Fundarò, per mostrare connessioni con le tecniche adottate dai musicisti jazz nelle loro performances, avendo quali interpreti d’eccezione i tre valenti attori Flavio Pistilli, Federico Bomba e Marta Tagliavia

Naturalmente la musica ricopre un ruolo fondamentale, immediatamente nel cortometraggio e quindi nell’intenzione anche per il futuro lungometraggio, perciò le composizioni originali firmate da Piergiacoma Bacaveza (cd in allegato al volume).

Nel volume, oltre a parte della sceneggiatura è presente anche un saggio firmato da Claudio Braggio (Titolo di lavorazione, ovvero quando lo facciamo il film?), oltre a quelli del critico cinematografico Corrado Catenacci (Libertà di non parola nel cinema muto), del filosofo Gabriele De Ritis (Ai confini dello sguardo. Salvare l’emozione estetica), delle costumiste Loredana Vitale (Il costume come linguaggio) e Paola Camozzi (Il linguaggio dell‘abito).

A completare il volume tre percorsi di ricerca fotografica, curati dagli assistenti alla fotografia del cortometraggio ovvero Giorgia Baldi, con Caterina Pecchioli e Luca Trigiglio

L’edizione è bilingue, con le traduzioni in inglese curate da Laura e Chiara Conetta assieme a Flavia Cerrone e Fabio Giuseppe Matassa.

Il volume è andato esaurito in poco tempo, essendo diventato oggetto di attenzione e di studio in moltissime occasioni seminariali soprattutto in Bologna e Roma, quasi un oggetto di culto negli ambienti universitari.

Ha avuto anche una presentazione ufficiale da parte di Stefano Della Casa in occasione di “Gavi Musica e Cinema” ed anche al BFB, il mercato dei diritti cinematografici e letterari organizzato da Fert in occasione del Salone del Libro di Torino; ma naturalmente non sono mancati neppure i passaggi a festival cinematografici importanti.

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Il progetto è stato realizzato col patrocinio ed il sostegno economico di Università degli Studi di Bologna, Cineteca di Bologna, Fondazione Exodus, Regione Lazio, Provincia di Frosinone, Comune di Arpino, Comune di Isola del Liri, Comune di Sora, Comune di Spilimbergo.

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