Emanuele Giacometti: “Per il coronavirus dovrebbe fermarsi tutto il calcio

Si procede sempre più velocemente verso lo stop al campionato di Serie C a causa del coronavirus. La maggior parte dei presidenti, infatti, vorrebbe ricominciare a settembre. Ne abbiamo parlato con il giornalista di MondoPrimavera Emanuele Giacometti.

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Non ho la sfera di cristallo quindi non prevedo ma posso dire la mia – ha detto il collega -. È palese che in questo momento parlare di calcio è inutile visti i morti che ci sono ogni giorno. La serie C non riprenderà come è giusto che sia visto che pure un 80% dei presidenti era favorevole a non riprendere. A mio avviso dovrebbe fermarsi tutto il calcio, ma per quanto riguarda la serie A è un discorso diverso perché in ballo ci sono interessi economici pazzeschi, diritti tv, così come la graduatoria finale delle qualificazioni alle coppe europee”.

Molte squadre di Serie C e di Serie D non potranno iscriversi al prossimo campionato a causa delle grosse perdite dovute al non aver potuto giocare molte partite. È sempre più probabile, quindi, una Serie C Élite a 20 squadre affiancata da una semipro.

Secondo me – prosegue Giacometti – è prematuro dire dopo il coronavirus. Dico invece che creare una serie C Élite sarebbe invece una buona idea, proprio per una questione di costi generali. Il Governo deve intervenire senza dubbio soprattutto in C e D con ammortizzatori sociali e cassa integrazione. Altrimenti nei dilettanti ci saranno una miriade di squadre che non si iscriveranno. Un’idea potrebbe pure essere quella che i big della A, le società, aiutino la C, la D e il calcio femminile che negli ultimi anni era tra l’altro molto in crescita. In C e D ovviamente il primo pensiero dei presidenti è salvare la propria azienda. In Serie D serve la cassa integrazione per quei calciatori che percepiscono rimborsi. In C invece, la cassa integrazione va data soprattutto a quei giovani che non hanno contratti alti. Penso che Ghirelli abbia detto cose positive, giuste e razionali. Ora bisogna pensare alla salute. Nient’altro. C’è poco da dire, bisogna aspettare e rimanere in silenzio per tutti coloro che in questo momento soffrono”.

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