Coldiretti Alessandria: “Cereali: bene dazi su grano russo dopo 1000% importazioni con effetto dirompente sui prezzi”

Alessandria – Il via libera ai dazi maggiorati sul grano russo e bielorusso è importante per salvare le aziende agricole italiane in una situazione che lo scorso anno ha visto gli arrivi di cereale dalla Russia aumentare del 1000%, con un effetto dirompente sui prezzi pagati agli agricoltori, crollati sotto il livello dei costi di produzione.
E’ quanto afferma Coldiretti, sulla base di dati del Centro Studi Divulga, in occasione del via libera dei ministri Ue alla misura contro gli arrivi dal Paese di Putin per evitare la destabilizzazione del settore agricolo europeo, in vigore a partire dal prossimo 1° luglio.
Nel mirino della Ue, cereali, semi oleosi e prodotti derivati. Il dazio doganale sarà fissato a un livello più elevato di 95 euro a tonnellata per i cereali e del 50% ad valorem per i semi oleosi e per i prodotti derivati derivanti da una concentrazione del prodotto di base.
“Nel 2023 si è registrata un’invasione di grano duro russo per la pasta mai registrata prima della storia, con quasi mezzo milione di tonnellate che sono entrate nel nostro Paese, abbattendo fino al -60% il prezzo del grano italiano. Si tratta di valori che portano la coltivazione ampiamente sotto i costi di produzione, rendendola di fatto antieconomica ed esponendo le aziende agricole al rischio crack, soprattutto nelle aree interne senza alternative produttive. A tale invasione si è aggiunta peraltro quello dalla Turchia, Paese spesso oggetto di triangolazioni dello stesso grano russo”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Una situazione che si sta ripetendo anche quest’anno, con gli arrivi di cereali, soprattutto da Ankara, che si stanno intensificando in vista dell’inizio della trebbiatura in Italia riversando sul mercato una mole di prodotto tale da provocare un nuovo crollo delle quotazioni pagate alle imprese agricole nazionali e favorire così le speculazioni.
Proprio il settore cerealicolo e la tutela del fumento tenero alessandrino sono al centro del Documento Politico redatto da Coldiretti Alessandria e portato all’attenzione dei candidati alle elezioni dell’8 e 9 giugno: “Una produzione d’eccellenza che subisce speculazioni a causa dell’aumento delle importazioni mettendo a rischio il futuro di uno dei settori più rappresentativi. Per questo è importante continuare ad incentivare i contratti di filiera, intesi come insieme delle fasi di produzione, trasformazione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti agricoli e agroalimentari – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Al fine di implementare la progettualità e per essere sempre più autosufficienti vogliamo ricordare la nostra disponibilità ad incrementare i quantitativi prodotti per poter garantire prezzi equi alle imprese, che non scendano mai sotto i costi di produzione, come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali, tutelando sempre la biodiversità. Una risposta che attendiamo da tempo dalle industrie del territorio che, invece, continuano ad approvvigionarsi da altri territori e Paesi”.
La scelta dei ministri Ue è un primo passo verso uno stop deciso alle importazioni sleali e una risposta alla tutela del reddito degli agricoltori, dopo che con il Decreto legge agricoltura sono stati stanziati 20 milioni di euro in più per i contratti di filiera del grano.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Print Friendly, PDF & Email