Il sogno lirico di una domenica di primavera, nel centenario di Puccini (…e non solo), a Valenza.

Il luogo: Auditorium San Rocco.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

L’organizzatore: A.M.I. – Associazione Mozart Italia – con il Patrocinio del Comune di Valenza.

La stagione: Valenza Classica 2024

La data dell’evento: 28.4.24

 

Per ogni appassionato di Lirica ci sono dei brani che sono un po’ delle cartine al tornasole delle grandi interpretazioni e delle grandi interpreti. E quando li ascoltiamo, noi malati del teatro lirico, abbiamo in mente proprio quella interpretazione, quella voce, quella particolare bacchetta o orchestra. Nella popolare opera di Mascagni Cavalleria Rusticana il pezzo che amo più di tutti è il Voi lo sapete o mamma, di Santuzza. Lei, tradita da un Turiddo che non l’ha davvero mai amata (e questa è la motivazione più lacerante del fatto), narra, urla e si dispera…canta la sua disillusione d’amore. Io sono stato tanti anni fa a Verona, ovviamente all’Arena, per sentirla cantare da quella che secondo me è stata la più grande di tutte, Fiorenza Cossotto. Ascoltata mille volte nel CD inciso con Karajan e Bergonzi negli anni ’60. Magnifica. Così quando ho visto che nel programma di sala era previsto cotanto brano, ero francamente dubbioso assai. Mi sono dovuto davvero ricredere, ma con grande piacere. Perché il mezzosoprano Giada Venturini, dalla voce calda e timbratissima e dal grande pathos interpretativo, è stata eccellente. Un canto drammaticamente avvolgente che mi ha lasciato di stucco: magnifica veramente. E pensare che le era toccato all’ultimo momento di sostituire la celebre soprano Nana Miriani la quale, a causa di una sopraggiunta indisposizione, non ha potuto esibirsi, in un previsto Omaggio a Puccini.

Ma chi ha organizzato e costruito il Concerto (il primo della rassegna Valenza Classica. seconda edizione) ha deciso di costruire, con le voci a disposizione, che vedeva accanto a Giada Venturini, il timbro tenorile di Silvano Santagata. Che è stato davvero sorprendente non solo per una cantabilità robusta e molto duttile, ma anche per l’arguta e intelligente presentazione di ciascuno dei brani proposti. Io sono uno strenuo fautore della presentazione dei brani da parte dei musicisti che li propongono, sia perché c’è un miglior coinvolgimento degli ascoltatori, sia perché crea nella sala un clima di calda e sana convivialità. Ed è quello che è esattamente accaduto a Valenza, il 28 Aprile scorso. Arrivando addirittura a tradurre e far leggere alla Signora Luigina Ganau, la traduzione dei tre brani cantati in lingue diverse dall’italiano.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

I due, accompagnati dal grande pianista Giorgio Vercillo, del quale vi ho parlato in svariate altre occasioni, hanno proposto una serie di chicche liriche davvero encomiabili, tanto dei preludi o intermezzi delle varie opere, nati per l’orchestra e proposti nella trascrizione pianistica, con un suono possente e avvolgente (pianoforte Steinway & Sons, e scusate se è poco). Una serie di brani mai banali e anzi, molto accattivanti, che hanno intelligentemente sfruttato la mancanza del soprano, proponendo una sorta di Intorno a Puccini e al Verismo, con due squisiti brani di Tosti, il grande compositore di liriche da camera che è stato insegnate di canto alla corte della Regina Vittoria, alcuni Lied di Fauré e Wolf, piccole delizie sonore, un brano dello spagnolo Serrano, religioso, ma della vocalità espansiva e molo verista. L’alternanza mezzosoprano-tenore-pianoforte perfetta per rendere il panorama sonoro molto intrigante e coinvolgente, ma da non dimenticare le sempre argute e pertinenti introduzioni del tenore ai vari brani.

Il tutto con uno strepitoso trittico finale tutto pucciniano, prima il meraviglioso pianoforte che ci ha donato l’incanto dell’intermezzo dalla Manon Lescaut, brano (e opera) da me amatissimo, vero inno all’amore romantico…e poi due brani del Puccini maturo, la struggente Senza mamma da Suor Angelica, una delle opere brevi del cosiddetto Trittico, e la breve ma intensa perorazione di Dick Johnson, il bellissimo Ch’ella mi creda libero e lontano dalla Fanciulla del West. Ma strepitoso sono stati sia l’intermezzo chopiniano, la Ballata/Fantasia op. 49, proposta con un suono sontuoso e trascinante dal Maestro Vercillo, che il bis, una vera e propria mini-recita dalla Vedova Allegra di Franz Lehár, con tanto di valzer finale, con i due che volteggiavano con grazia e allegria.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

E allora lasciatemi ringraziare soprattutto la M.a Luigina Ganau, che oltre ad essere una mia vecchia amica, è anche la vera anima organizzatrice di questi splendido concerto, a cui mi ha invitato.

Termino ricordando che l’Associazione Mozart Italia dà appuntamento agli amanti del pianoforte solista, domani 5 maggio, con la pianista Evelin Kerschbaumer, vincitrice del concorso internazionale “Città di Alessandria 2023”. In programma musiche di Brahms, Schumann, Debussy e ovviamente Puccini. Sarebbe davvero un peccato non andarci.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Print Friendly, PDF & Email