AOU di Alessandria: doppio premio dal bando Roche per la ricerca clinica

Alessandria – L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria “SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” si aggiudica il bando “Roche per la ricerca clinica – A supporto delle figure di Data Manager e Infermieri di Ricerca” con due progetti selezionati e valutati da Fondazione Gimbe, in qualità di ente esterno garante di indipendenza e terzietà.
Con un investimento complessivo di 300 mila euro per il finanziamento di 10 borse di studio destinate ad altrettante figure di data manager e infermieri di ricerca, il bando Roche in ricerca clinica ha destinato 60mila euro – 30mila ciascuno – ai due progetti presentati dalle dottoresse Lorella Depaoli, Dirigente Medico di Ematologia, e Maura Vincenti, Dirigente Medico di Oncologia dell’Ospedale di Alessandria.
Lo studio della dottoressa Depaoli, che ha all’attivo 50 studi come Sub Investigator e 10 come Principal Investigator, nasce per il trattamento di pazienti affetti da Leucemia acuta Linfoblastica Philadelphia-positiva, malattia del sangue causata dalla crescita incontrollata di linfociti B immaturi nel midollo osseo, che può portare a danni irreversibili degli organi vitali. L’obiettivo è valutare l’efficacia della terapia basata sulla somministrazione del ponatinib seguito dal blinatumomab (trattamento sperimentale) a confronto con la combinazione standard di imatinib e chemioterapia (trattamento standard). «Ringrazio Fondazione Gimbe – sottolinea la dottoressa Depaoli – per aver scelto di premiare questo studio, volto a migliorare l’approccio terapeutico alla leucemia acuta linfoblastica. Ringrazio inoltre per aver riconosciuto l’importanza del lavoro del data manager nell’affiancare il clinico: la collaborazione di queste figure, infatti, permette di produrre risultati importanti per la ricerca».
Il protocollo presentato dalla dottoressa Maura Vincenti, Coordinatrice del GIC mammella, è invece destinato a pazienti affetti da carcinoma mammario metastatico HER2+ con PIK3CA mutato, pretrattato con farmaci anti-HER2. Il braccio sperimentale prevede il trattamento con trastuzumab e alpelisib, inibitore di PI3K poiché blocca questa proteina nelle cellule. Se il tumore è HR+ il paziente riceverà anche fulvestrant. Lo studio è stato progettato per dimostrare se alpelisib in combinazione con trastuzumab (e fulvestrant per i pazienti HR+) apporta un beneficio clinico superiore rispetto a trastuzumab associato alla chemioterapia.
«Partecipare a questo studio – commenta la dottoressa Vincenti – è importante per migliorare sempre di più le cure offerte, aumentando le conoscenze riguardanti il tumore della mammella e la sua biologia. In particolare, il progetto è utile alla selezione e cura delle pazienti affette da malattia metastatica con mutazione PI3K. Un ringraziamento a Roche, che con il suo finanziamento ci permette di avere a disposizione data manager qualificate per lavorare in maniera sempre migliore allo studio».
Le figure di data manager che svolgeranno per 12 mesi attività di ricerca clinica affiancando le dottoresse Depaoli e Vincenti saranno selezionate dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria, hub di riferimento per l’Area Piemonte Sud Est che comprende le province di Asti e Alessandria, con un bacino di utenza di circa 650.000 abitanti. L’Ospedale di Alessandria costituisce un polo di salute in cui convivono tre anime: assistenza, ricerca e didattica che, grazie all’integrazione con l’Università del Piemonte Orientale (UPO) e il coordinamento dei rapporti con l’Azienda Sanitaria Locale di Alessandria (ASL AL), trovano la propria espressione nel DAIRI – Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione, diretto da Antonio Maconi. Il percorso di cambiamento si basa sulla presa in carico del paziente in ogni fase della sua malattia, attraverso un approccio di tipo multidisciplinare e integrato, ponendo le proprie basi sulle migliori evidenze. L’Azienda, infatti, sostiene la formazione, supporta la ricerca e promuove la traduzione nella pratica clinica di linee guida e buone pratiche, è sede formativa del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, in Infermieristica e in Fisioterapia e sede di tirocinio per gli specializzandi delle Facoltà mediche e sanitarie.
«Questi importanti premi consentono al Clinical Trial Center, facilities del DAIRI, di proseguire nella crescita qualitativa e quantitativa dell’attività di ricerca clinica condotta all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria – ha commentato Marta Betti, Referente Clinical Trial Center del DAIRI – Esprimo quindi un sentito ringraziamento a Roche nel credere e supportare le figure dei data manager, indispensabili nella conduzione di studi clinici sempre più complessi e competitivi, che, attraverso un affiancamento allo staff clinico, consentono di garantire il rispetto delle normative vigenti, l’eticità e l’integrità dei dati acquisiti».
«La nostra missione è lavorare oggi su ciò di cui i pazienti avranno bisogno domani – ha commentato Anna Maria Porrini, Direttore Medical Affairs & Clinical Operations in Roche Italia – In queste parole c’è l’essenza del nostro impegno quotidiano, fatto da una parte di innovazione, sia essa terapeutica o di servizi e, dall’altra di collaborazione con tutta la rete di interlocutori dell’ecosistema. Queste sono le fondamenta sulle quali costruire per affrontare le sfide di salute dei nostri tempi e per creare beneficio ai pazienti e alle loro famiglie nell’ottica della sostenibilità. Come Roche, lavoriamo da sempre su questi fronti e i bandi sono uno dei modi che abbiamo per rendere concreto questo impegno».

Dal lancio, Roche Italia ha stanziato 1 milione 300mila euro per 46 borse di studio destinate a data manager e infermieri di ricerca. Allargando il focus a tutti i bandi dedicati all’innovazione in Ricerca e ai servizi in tutte le aree terapeutiche a supporto di enti e Associazioni Pazienti, sono oltre 10 i milioni di euro stanziati dall’Azienda e dalla sua Fondazione negli ultimi anni.

Print Friendly, PDF & Email