C.S.I. Crime Scene Insects: alla Biblioteca di San Giorgio Monferrato il 13 aprile conferenza dell’entomologo forense Stefano Vanin

San Giorgio Monferrato – L’entomologo forense Stefano Vanin, che ha aiutato a risolvere tanti importanti casi di omicidio, verrà a San Giorgio Monferrato per una conferenza per la Biblioteca, in piazza della Chiesa (oggi Piazza Don Caprioglio), il 13 aprile alle 17.30. L’evento sarà un’occasione anche per conoscere il lavoro e l’impegno del Centro antiviolenza Me.dea: interverrà infatti Sarah Sclauzero, presidente del centro, per sensibilizzare i partecipanti sul problema della violenza sulle donne, per promuovere la loro missione e per coinvolgere a diverso livello nuove forze.
Il ricercatore è Professore di Zoologia all’Università di Genova ed è specialista in Entomologia forense. Gli insetti per lui non hanno segreti e li ’ingaggia’ come testimoni (occulti) e li fa ’parlare’, per capire ad esempio se dietro un caso di scomparsa ci sia un cadavere e magari un assassino. Un professionista italiano, uno dei massimi esperti a livello mondiale, che ha lavorato all’estero, con un curriculum di peso, dal caso della tredicenne Yara Gambirasio, alla dj Viviana Parisi. Appassionato di insetti fin da bambino, oggi è Professore Associato di Zoologia presso l’Università di Genova e coordinatore dei corsi di Biologia presso lo stesso Ateneo, insegna  Entomologia e Zoologia Forense, Genetica Forense, Chronobiology, Molecole, Uomo e Animali, Archeoentomologia, Patologia Forense. Veneto d.o.c., con laurea a Padova, è una delle menti che è rientrata in Italia, dopo un periodo di docenza all’estero, tra cui la University of Huddersfield, alla School of Applied Sciences in Inghilterra, dove dove ha insegnato Entomologia Forense ed altre discipline di carattere forense e biologico. Ha pubblicato oltre 100 articoli sulle riviste più prestigiose. Nel 2022 ha ricevuto il premio investigation Forensic Award 2022.
L’entomologia forense è lo studio degli insetti in ambito investigativo, con il fine di ricavare dagli insetti, associati ai cadaveri, quante più informazioni possibili per ricostruire gli eventi peri- e post- mortem. Gli insetti forniscono quindi informazioni sul tempo trascorso dal decesso e sulla tipologia inziale della scena del crimine. Il ruolo dell’entomologo è quello innanzitutto di scoprire la data del decesso, facendo “parlare gli insetti” che si depositano e proliferano nel corpo delle vittime e di trovare tutte quelle risposte che la medicina forense non riesce a dare quando tra l’omicidio e il ritrovamento del cadavere passa troppo tempo. Gli insetti, in questi casi, diventano dei «testimoni» in grado di spiegare molte cose.
Vanin ha lavorato su moltissimi casi di omicidio e in tanti le vittime erano donne, ad esempio quello Elisa Claps, 16enne, ‘scomparsa’ per 17 anni, il cui corpo è stato scoperto nel 2010 nel sottotetto della chiesa che frequentava. In quel caso, gli insetti hanno svelato la stagione della morte, che corrispondeva al periodo della scomparsa. Tale sistema è usato anche per i resti dei soldati della Prima Guerra Mondiale. 
E per i santi. Le tracce degli insetti resistono per secoli e secoli e  questa durata millenaria permette a Vanin di lavorare sulle mummie egizie studiate da Sabina Malgora, ricercatrice monferrina, ma di fama internazionale, e dal Mummy Project, che dirige. Gli insetti aiutano a comprendere meglio quanto accaduto sia in tempi antichi durante la mummificazione e la sepoltura, ma anche in tempi moderni, durante il loro trasporto dall’Egitto all’Europa e durante la loro permanenza nei musei. In questo caso si parla di archeo-entomologia, disciplina giovane, nata nel 1996 grazie al ricercatore francese Jean Bernard Huchet. Spesso nelle mummie vi sono insetti moderni chiamati museofagi, il cui studio permette di agevolare i processi di restauro e conservazione.  Ad oggi in Italia la prima mummia sottoposta a questo tipo di ricerche, non solo a fini di restauro, è stata la mummia di Ankhe-khonsu di Bergamo e le seconde le mummie del Museo Civico di Erba, sempre sotto la direzione del Mummy Project.
Lo studio degli insetti ha anche un risvolto “green”, infatti aiuta a comprendere come l’ambiente in cui viviamo si stia adattando ai cambiamenti climatici e all’inquinamento.
Oggi sta lavorando come perito di parte della famiglia, sul triste caso di Giulia Cecchettin: anche per lei, come in quello dei tanti casi di cronaca, saranno gli insetti a parlare.
Davvero un’occasione unica per conoscerlo, per ascoltare le sue affascinanti conoscenze e le sue esperienze in campo forse e perché no…ispirarsi per una futura professione.
Per informazioni e prenotazioni: bibliotecasangiorgio@gmail.com, cell. 349 6631418, social: biblioteca civica di san giorgio monferrato.

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