Ad Alessandria sono arrivate le palme in via San Lorenzo: la buona volontà non cancella le perplessità

Alessandria. Sono arrivate le palme in Via San Lorenzo su iniziativa di una associazione di commercianti.
Faccio una premessa: penso che chiunque faccia qualcosa per migliorare la nostra città e lo faccia con sano spirito di sacrificio per Alessandria  debba essere elogiato.
Tutto, però, può essere giudicato, discusso e, magari, migliorato.
Detto questo, faccio alcune valutazioni.
La prima, di natura estetica, riguarda il fatto che le palme non mi piacciono per il semplice motivo che nulla hanno a che fare con il nostro territorio, anche se in molti giardini, specialmente in Monferrato, non è raro vedere questo albero, peraltro ibridato in specie particolarmente resistenti al freddo.
Però Alessandria non è una città di mare: già ci confondono spesso con Alessandria d’Egitto e, in questo modo, sembra che vogliamo proprio attirarci l’ironia altrui.
Io avrei cercato qualcosa che privilegiasse il nostro territorio e la nostra storia.
Penso anche che piazzate così, da sole, senza un adeguato contesto le palme siano veramente un elemento incomprensibile, che poco contribuisce a valorizzare il contesto.
Ritengo anche che questa iniziativa sia troppo isolata e che sarebbe stato meglio coinvolgere preventivamente anche altre strade del centro, ma siccome mi risulta che se ne stia parlando spero che questa iniziativa sia di stimolo per un discorso più generale sull’arredo urbano del nostro centro storico nel suo complesso.
Un’ultima considerazione: Alessandria diventa ogni giorno di più la città del fai da te. Non esiste un concreto piano di sviluppo della città.
Devi pulirti i marciapiedi, devi preparare i pasti ai bambini che pranzano a scuola, devi difenderti da solo dai teppisti di strada, devi pagarti l’arredo urbano, devi far fronte ad una tassazione sempre più esosa a fronte di servizi scadenti, primi fra tutti la pulizia, la raccolta rifiuti ed il decoro urbano.
L’Amministrazione Comunale ed in particolare il Sindaco Giorgio Abonante dimostrano di non avere un’idea chiara di come si voglia costruire il futuro della città e l’allargamento della ZTL con tutti gli errori, i ripensamenti e le marce indietro del caso è la dimostrazione concreta della mancanza di idee e progettualità.
Dopo le tante perdite economiche subite, alcuni commercianti del centro si dicono pronti ad azioni clamorose.
Cosa succederà? Il fai da te può esprimersi anche nei gesti più eclatanti.

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