Libarna “architettura per il patrimonio” del Politecnico di Torino

Gavi (Giulia Gallina) – Ieri, alle 14:30, presso il Consorzio Tutela del Gavi, gli studenti magistrali in Architettura per il Patrimonio del Politecnico di Torino hanno presentato delle soluzioni progettuali nate lo scorso ottobre all’interno del seminario “Resilienza e Patrimonio”; il confronto si è tenuto con la partecipazione di attori del territorio che, a vario titolo, hanno collaborato alla valorizzazione come i Comuni di Serravalle Scrivia, Arquata Scrivia e Gavi, la Direzione Regionale Musei Piemonte e la Soprintendenza Sabap-AL, il Consorzio tutela del Gavi, Alexala, il Distretto del Novese, Serravalle Designer Outlet, l’Istituto Comprensivo di Serravalle, il Teatro della Juta e l’Azienda vinicola Ezio Poggio.
“E’ bello che un luogo di grande cultura come Libarna venga visto e promosso affinché chi fa dell’approfondimento culturale una ragione importante, dia anche modo al territorio intorno di vivere” sostiene Roberto Cava, Presidente di Alexala.
Le attività didattiche hanno coinvolto circa 50 studenti che si sono confrontati e impegnati nella realizzazione di 14 “tavole” sulla valorizzazione sostenibile  del sito archeologico di Libarna sito tra le località di Serravalle Scrivia e Arquata Scrivia.
“E’ un orgoglio per la Regione Piemonte vedere quanti soggetti si siano resi disponibili ad un lavoro di squadra per la valorizzazione di questo territorio che, oltre a celebrare il Gavi, ha potenzialità culturali davvero enormi” afferma l’Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio.
Gli studenti, grazie a questo progetto, hanno potuto sperimentare la raccolta delle istanze che venivano dal territorio, farne una visione di sintesi e dare una risposta di valorizzazione  proprio come poi si troveranno a fare nella loro futura professione di architetti: il sito deve valorizzare il territorio quanto il territorio deve valorizzare il sito, non c’è l’importanza di uno sull’altro ma è tutto un insieme; aumentare la narrativa e il fascino verso il mercato sia estero che locale grazie al rapporto che Libarna e il territorio circostante hanno sempre avuto con la produzione del vino; creare una rete tra alcuni siti archeologici della Provincia tramite tour guidati, spettacoli e archeo-laboratori coinvolgendo gli studenti delle scuole primarie, secondarie e le loro famiglie; “facciamo rete” con Libarna come centro di una rete immateriale di possibili eventi che permettano di scoprirla e riscoprirla; Libarna esempio di resilienza di nuovo punto cardine a ridosso tra la ex via Postumia, il torrente Scrivia e i resti dell’acquedotto della città romana capace di adattarsi ai cambiamenti dei giorni nostri; alla valorizzazione del sito archeologico, degli attori che lavoreranno intorno a questa realtà e alla ricerca sul valore storico e sociale sono state attribuite tre strategie progettuali come multimedialità, marketing e mobilità per una “Libarna in valore”; “Riscopri Libarna” realizzando laboratori scolastici e teatrali, visite guidate e lezioni creando un rapporto più stretto  con la fascia dei fruitori più giovani ridando l’originario valore agli spazi del teatro, delle terme e dell’anfiteatro; l’uso dei cinque sensi toccando più punti possibili dell’area interessata sia a livello urbanistico che archeologico per un’esperienza multisensoriale; incentivare la mobilità dolce riqualificando i terreni in vista della coltivazione delle specie autoctone e la tutela delle pratiche agricole tradizionali; il sito diventa scenario di valorizzazione non solo storica ma anche del prodotto locale; il cuore di tre diversi itinerari turistici tematici per la scoperta delle risorse culturali sul territorio alla ricerca della “chiave per un tesoro”; la possibilità di creare dei personaggi a supporto delle esperienze all’interno del sito sia a livello scientifico che di semplice cicerone; mantenere viva la memoria identitaria della comunità andando a migliorarla.
E concluderei con le parole del Presidente della Provincia di Alessandria, Enrico Bussalino: “Dobbiamo continuare a valorizzare, con il coinvolgimento dei ragazzi, questo territorio che non ha nulla da invidiare ad altri e soprattutto accendere i riflettori sui nostri fiori all’occhiello che meritano di essere conosciuti ed apprezzati.”

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