Vini Barolo che fanno la storia: il Vietti Ravera 2019 fa incetta di punteggi perfetti tra i critici

Ormai tutte le cantine e produttori di Barolo hanno da tempo messo in commercio la loro annata 2019, ed ora i critici e gli esperti tirano le somme delle bottiglie che hanno assaggiato. Tra tutte spicca il Barolo Rivera di Vietti che, per diversi critici ed esperti come Antonio Galloni, ha raggiunto l’apice della perfezione nell’annata 2019, raggiungendo il punteggio perfetto di 100 punti.

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Le origini dell’azienda vinicola Vietti risalgono al 1800 per iniziativa del capostipite Carlo Vietti, ma fu solo agli inizi del secolo successivo che la famiglia iniziò ad imbottigliare vini con la propria etichetta. La sede dell’azienda si trova proprio sulla sommità del borgo di Castiglione Falletto, all’interno delle Langhe, un territorio capace di dare vita a vini rossi celebrati in tutto il mondo grazie al loro perfetto equilibrio tra terroir, approccio moderno e spirito tradizionale.

Nonostante la famiglia Vietti producesse vino già da diverse generazioni, la svolta per la cantina avvenne alla fine degli anni ’50 del secolo scorso quando l’erede Luciana Vietti diventò la moglie dell’enologo e conoscitore d’arte Alfredo Currado, le cui intuizioni – dalla produzione di uno dei primi cru di Barolo, il Rocche di Castiglione nel 1961, passando per la vinificazione in purezza dell’allora sconosciuto vitigno a bacca bianca Arneis nel 1967, fino all’invenzione delle Etichette d’Artista per i vini nel 1974 – lo resero simbolo e artefice di alcune delle rivoluzioni enologiche più significative dell’epoca.

Luca Currado, quinta generazione della famiglia, nel 2016 ha ceduto la cantina Vietti all’imprenditore statunitense Kyle Krause, ma per quasi un decennio ha mantenuto il timone dell’azienda assieme a sua moglie Elena Penna. All’inizio del 2023 la coppia ha preso la decisione di andare in pensione, cosa che è stata una vera sorpresa per il mondo dell’enologia, ma ciò che rimarrà invariato è lo staff di vinificatori, assieme allo spirito ed al credo secondo cui un buon vino è composto per l’80% di terroir, mentre il restante 20% è diviso tra passione, dedizione e fortuna.

Vietti è la sola cantina a potersi fregiare di possedere appezzamenti vitati in tutti e quanti gli undici paesi che conformano la denominazione del Barolo: i suoi vigneti si trovano in alcuni dei cru più antichi e pregiati della regione. L’azienda è stata pioniera nella vinificazione di Barolo da monovigneto per mettere in risalto le diverse espressioni dell’uva Nebbiolo e le etichette Ravera, Lazzarito, Brunate e Rocche di Castiglione sono esempi lampati del potenziale che ogni terroir possiede.

Nello specifico le uve utilizzate per produrre il vino Barolo Ravera vengono coltivate nel rinomato omonimo vigneto Ravera: si tratta di 2,1 ettari coltivati interamente a Nebbiolo con viti di quasi 40 anni di età. Di questa etichetta vengono prodotte solo 7,500 bottiglie all’anno, il che la rende particolarmente ricercata tra appassionati e collezionisti, che possono fare affidamento su piattaforme online come Svino per portarsi a casa questo ambito gioiello e gli altri vini della collezione di Vietti.

La vendemmia viene effettuata a mano e i vigneti vengono allevati secondo i principi della biodinamica. Pure i cicli lunari entrano dunque in ballo nella vinificazione del Barolo Ravera. Il clima unico delle Langhe è un altro fattore determinante, così come lo è la costante ricerca della qualità della cantina, che si riflette anche nello status di cui questa gode nel mercato globale Liv-ex. Nel 2023 infatti, Vietti è stata una delle poche cantine italiane presenti nella classifica del mercato secondario del vino con più di una etichetta. Ne ha piazzate in classifica ben quattro, ovvero Barolo Villero Riserva, Barolo Rocche di Castiglione, Barolo Lazzarito e proprio lui, il Barolo Ravera. La conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che Vietti è uno dei più importanti produttori di vino italiano e che l’annata 2019 è destinata ad entrare nella storia come una delle migliori di sempre per il Barolo.

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