Imprese in calo: Alessandria si piazza all’89° posto. Bassa crescita anche nel resto del Piemonte e in Italia

Alessandria – Nel 2023, in provincia di Alessandria, sono nate 2.088 nuove imprese e ne sono cessate1 2.151. Il saldo fra iscrizioni e cessazioni è pertanto lievemente negativo: -63 imprese, dato che porta a 40.078 lo stock di imprese registrate a fine 2023.
Il bilancio tra iscrizioni e cessazioni si concretizza in un tasso di crescita rispetto al 2022 pari a -0,15%;
il dato piemontese è +0,14%, il dato nazionale è +0,7%. Si tratta, al di là dei centesimi, di crescita zero in provincia, in Piemonte e in Italia.
In un quadro più ampio, l’andamento demografico delle imprese in Alessandria è rappresentato dal grafico che ne evidenzia il trend 2019-2023, con una perdita del 5,2% di imprese nei cinque anni considerati.
Le perdite maggiori (salvo le costruzioni, che registrano una perdita minima) avvengono nei settori principali: commercio -10,8%, agricoltura -9,3%, costruzioni -1,6%, manifattura -7,8%.
Dall’analisi per classe di natura giuridica 2019/2023, emerge il dato in netta crescita delle società di capitale (+10%), a fronte di un altrettanto netto calo delle società di persone (-11,8%) e delle imprese individuali (-8,3%).
Il ranking nazionale vede le province di Milano, Roma, Trieste e Napoli in testa come tasso di crescita del numero di imprese del 2023 sul 2022, considerando il saldo fra iscrizioni e cessazioni. L’analisi, tuttavia, fa emergere dei dati interessanti: Milano e Napoli, considerando un più ampio arco di tempo, 2023 sul 2013, confermano il dato della crescita, anzi: Milano +7,7%, Napoli +13,1%, confermando, Napoli, il generale trend di crescita delle imprese del sud Italia.
Tuttavia, Roma e Trieste, nel decennio, segnano negatività: -4,4% e -6,5%. Occorre pertanto guardare la linea di sviluppo su più anni e non solo il tasso di crescita, per comprendere appieno il fenomeno in atto.
Tornando al ranking nazionale, Alessandria è all’89esimo su 105 province (l’ultima è Biella), un dato che conferma la negatività già riscontrata nel tasso di crescita 2023 su 2022, accentuandola: -11%.
“C’è un evidente calo del numero di imprese che interessa il tessuto aziendale delle province di Alessandria e Asti, compresi i principali settori delle due economie – commenta Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria – la sostanziale stabilità registrata in Piemonte come tasso di crescita 2023 su 2022, va letta unitamente al trend generale di questi ultimi anni, su diversi piani territoriali. Prendendo i dati 2013, per esempio, assistiamo a un fenomeno di progressivo calo di imprese nelle province di Alessandria e Asti: in questo decennio passiamo da 70mila alle 62.500 di oggi, 7.500 imprese in meno, un calo dell’11%. Si tratta di un fenomeno presente in Italia con diverse sfaccettature e che va quindi analizzato a fondo, per comprenderne le dinamiche alla radice. Lo stiamo facendo e continueremo a farlo: ciò che mi preme ora dire è che il numero di imprese e le aperture di nuove contano, ma non sono tutto, e ci sono tendenze che vanno considerate. Mi riferisco, per esempio, alla maggiore strutturazione che si dà parte delle nuove imprese, scegliendo la forma della società di capitale, più adatta ai complessi mercati odierni. Meno imprese ma più strutturate nella natura giuridica non è un dato necessariamente negativo. La struttura societaria che pone al centro il capitale è oggi più adatta alle necessità e sfide dell’attuale realtà economica. Confido sempre, comunque, nella prevalenza dell’elemento personale, nella forza intuitiva, di relazione, di lunga visione e di radicamento nel territorio di cui dispone una società che ha le persone come “ossatura” d’impresa”.

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