Alessandria: lunedì sapremo finalmente la verità sulla casa delle donne?

Forse lunedì prossimo si riuscirà a fare chiarezza sulla Casa delle Donne di Alessandria, lo stabile comunale di via San Giovanni Bosco, concesso praticamente in comodato gratuito dall’ amministrazione comunale di centrosinistra a un “gruppo transfemminista”.
Il Capogruppo della Lega, mattia Roggero ha infatti presentato una interpellanza “sul nuovo centro d’incontro comunale casa delle donne TFQ – Spese sostenute dall’Amministrazione Comunale e Messa a Norma degli spazi pubblici” che è stata messa in calendario per il Consiglio Comunale del prossimo lunedì 29 gennaio.
Si riuscirà finalmente a rompere il velo di silenzio che circonda questa inspiegabile e immotivata assegnazione di un immobile comunale a scapito di altre e più meritevoli associazioni no-profit?
Fin ad ora nessuno ha voluto rendere pubblici i costi di mantenimento della struttura, ma una cosa è certa: affitto, gestione e mantenimento dello stabile, per decisione del sindaco Abonante, sono a carico di tutta la nostra comunità ossia stiamo pagando tutto noi cittadini.
Sapremo finalmente delle cifre vere e documentate?
Ma il problema non è solo quello della quantificazione delle spese.
Gli occupanti, recentemente, si sono addirittura permessi di lamentare “la mancanza di accessibilità al piano superiore per chi ha problemi di mobilità”, che è sicuramente uno dei requisiti richiesti dalla legge per i luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Ma come stiamo messi con tutto il resto delle normative riguardanti questo genere di immobili?
A suo tempo si era parlato, per questo edificio specificatamente, di presenza di strutture con amianto in percentuali rilevanti (molto oltre i limiti di legge) e quindi  potenzialmente dannose per la salute. Cosa sappiamo al riguardo?
Esiste il DVR (Documento di valutazione dei rischi)?  E le normative richieste dai Vigili del Fuoco sono rispettate? Coloro che lavorano nella struttura sono in regola con tutte le normative previste a tutela del lavoro dipendente o per le altre forme di attività o collaborazione? Tutte regole previste, tra l’altro, a tutela di lavoratori e frequentatori di luoghi pubblici.
Sono tantissimi gli interrogativi che aspettano risposte perché tutti devono rispettare la legge, perché tutti devono pagare le utenze.

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