Ex Ilva, le imprese dell’indotto: “Garanzie proposte dal governo per nulla soddisfacenti”

Roma – Sulla spinosa ed intricata questione dell’ex Ilva, oltre diecimila dipendenti e una sede anche a Novi Ligure, non si è fatto attendere il commento dei referenti dell’indotto delle aziende che, tramite Fabio Greco, presidente di Aigi, associazione a cui aderisce l’80% delle imprese dell’indotto del Siderurgico, hanno definito “per nulla soddisfacenti le garanzie proposte a salvaguardia dell’indotto da parte del governo ed illustrate ieri nel corso del vertice con i rappresentanti sindacali”.
Greco ha tenuto un’assemblea dei propri associati alla quale hanno partecipato anche rappresentanti di Casartigiani, Confapi e Fenimprese. Secondo il presidente di Aigi “la serie di misure da inserire in un apposito decreto a salvaguardia dei crediti dell’indotto e garantire la liquidità futura delle aziende dell’appalto ex Ilva risultano deboli: alcune, come il Fondo di Garanzia, sono già in vigore. Misure che, per la maggior parte dei casi, risulterebbero inapplicabili. A seguito della dichiarazione di amministrazione straordinaria del 2015 le aziende dell’indotto non sono bancabili”.

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