Inaugurata a Monastero Bormida la mostra fotografica “Rubino (1871-1954)

Monastero Bormida – Si è svolta venerdì 15 dicembre l’inaugurazione della mostra “RUBINO (1871-1954)” nel Castello di Monastero Bormida.
Le fotografie di Laura Cantarella hanno affascinato e offerto l’occasione di scoprire in anteprima la levatura artistica dello scultore Edoardo Rubino, che a Torino, potremmo dire, ha “un museo a cielo aperto” dato il gran numero di opere collocate in città.
Eppure, sorprendentemente, i monumenti di Rubino sono sovente ignorati o percepiti come parte del paesaggio, dell’urbanistica della città, dei parchi, delle piazze, dei portici, degli edifici. Qualche esempio? La decorazione esterna e interna delle Poste centrali di Via Alfieri, il monumento a Edmondo De Amicis in piazza Carlo Felice, la scultura della Dora nel gruppo della Fontana dei Mesi al Parco del Valentino, il Faro della Vittoria al Colle della Maddalena, il Monumento al Carabiniere ai Giardini Reali, Madre che allatta nel giardino di Palazzo Cisterna in via Carlo Alberto, Federico Sclopis al Giardino della Cittadella, i tanti monumenti funerari al Cimitero Monumentale.
La capacità di Laura Cantarella è stata proprio saper catturare il lato ‘anti monumentale’ delle sculture di Edoardo Rubino, svelando un lato più intimo e restituendo un’espressività domestica. Il dispositivo messo in atto dalla fotografa è consistito nella sostituzione del basamento (ciò che trasforma l’opera scultorea in monumento) con una cornice astratta, accogliendo le opere di Rubino in un formato assimilabile al ritratto, individuale e di famiglia. Le fotografie creano così un’inaspettata narrazione delle opere. “L’ala del Monumento del Faro della Vittoria, per esempio, risulta pop, un disegno manga da animazione giapponese, un oggetto pacifico e gioioso in una
scultura che non lo è affatto” afferma la fotografa Laura Cantarella “La tomba Debernardi invece accoglie paradossalmente moltissima vita: i personaggi trasfigurati dagli agenti atmosferici o l’inconsapevole lucertola, che ‘posa’ e ci ricorda che veniva scolpita su monumenti funerari dell’età classica a simboleggiare l’eternità della luce”.
RUBINO (1871-1954) non è solo un omaggio allo scultore torinese, ma anche un’anteprima della Gipsoteca “Edoardo Rubino” di cui si prevede l’apertura nella prossima primavera nel Castello di Monastero Bormida dove sarà esposta la collezione di 35 gessi ricevuta in comodato dalla Regione Piemonte. “Non solo. Stiamo finalizzando una convenzione con la GAM di Torino per avere in
prestito alcune opere di Rubino, costituendoci di fatto come il primo esempio di GAM diffusa sul territorio piemontese” afferma il sindaco Luigi Gallareto “Il Castello di Monastero si sta attestando sempre più come luogo per mostre temporanee e ora il museo permanente va a completare quell’idea di polo del gesso che condividiamo con Nizza Monferrato e Bistagno. Dieci anni di attività del Museo del Monastero, guidato con professionalità e passione da Ilaria Cagno e la perseveranza del Comune nel portare avanti i progetti hanno premiato questo luogo”.
Le gipsoteche “Giulio Monteverde” di Bistagno, “Claudia Formica” di Nizza Monferrato e “Edoardo Rubino” di Monastero Bormida costituiscono infatti un nuovo circuito museale nato grazie al contributo Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando in Luce e coordinato da Fondazione Matrice ETS.
“Le tre gipsoteche hanno importanti contenuti culturali e, insieme, amplificano i risultati e mettono ottime basi a garanzia di iniziative future, confermando agli enti finanziatori di aver ben riposto la loro fiducia” dice Otto Bugnano direttore generale di Fondazione Matrice ETS “Le tre gipsoteche hanno anche la funzione di essere attrattrici di nuovi itinerari turistici: meta di visita nei territori, ma anche invito a cercare le sculture dal vivo, in particolar modo quelle di Rubino a Torino”.
In questa direzione, su incarico dei Comuni di Nizza Monferrato, Bistagno e Monastero Bormida, è stato organizzato l’11 dicembre scorso a Nizza un incontro di animazione MirrorMood con gli operatori turistici con l’obiettivo di realizzare esperienze e pacchetti turistici che abbiano nelle gipsoteche un focus imprescindibile da promuovere e commercializzare attraverso una rete di agenzie di viaggio con il catalogo ViA(E) per Viaggiare.
La mostra RUBINO (1871-1954) è visitabile fino a marzo solo nei weekend e previa prenotazione: info@comunemonastero.at.it oppure 014488012 – 3280410869.

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