Alessandria #davverovostra: strade e marciapiedi impraticabili, ma proliferano inutili piste ciclabili

Le strade di Alessandria sono piene di buche, i marciapiedi sono impraticabili, ma adesso siamo pieni di piste ciclabili.
Come i funghi, sono spuntate dal nulla in un’umida alba d’autunno.
In alcuni casi, direi la maggior parte, tracciate senza logica alcuna, anzi spesso dando l’impressione di voler scientemente ignorare le esigenze degli utenti di strade e marciapiedi.
Solo demagogia.
Il caso di Via Maggioli è emblematico.
La sedicente pista ciclabile inizia e finisce, lungo poche decine di metri, in mezzo a strisce pedonali ormai cancellate dal tempo, quasi invisibili. Prima e dopo le strisce, il nulla.
Come se non bastasse, il malcapitato ciclista deve destreggiarsi su un asfalto pieno di buche e crepe: c’erano già prima, ma almeno nessuno aveva la sfacciataggine di chiamarla pista ciclabile.
Non solo, ma i marciapiedi ai lati della ciclabile (o presunta tale) sono impraticabili non solo per una carrozzina, ma anche per un qualunque pedone normodotato: sul lato verso la D3 non c’è più un metro di asfalto, solo buche e terra.
Per quanto riguarda le strade che portano ai due sottopassi, quello verso Piazza Mentana e quello verso la D3, le buche sono innumerevoli, l’asfalto si scrosta progressivamente, gli automobilisti si lamentano, ma nessuno interviene.
A imperitura memoria del grande intervento, un divieto di sosta risalente al 14.11 continua, abbandonato, a fare brutta mostra di sé: verrà rimosso prima di Natale?
Certo, tracciare righe bianche costa meno ed è più semplice che aggiustare strade e marciapiedi, ma forse sarebbe il caso che la giunta di centrosinistra che governa Alessandria da oltre 500 giorni incominciasse a valutare con attenzione quali sono le priorità e le vere esigente della circolazione in città.

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