La Commissione Sanità visita il Dairi di Alessandria

Alessandria – Il Dipartimento attività integrate ricerca e innovazione (Dairi) tra Asl e Ospedale di Alessandria è stato individuato dalla Regione Piemonte come l’infrastruttura di supporto regionale alla ricerca e ai processi clinico-organizzativi.
“Lo scopo è supportare la Regione al fine di garantire omogeneità, promuovere programmi di ricerca e innovazione delle Aziende sanitarie regionali e garantire che queste attività vengano svolte in modo funzionale”, ha detto Alessandro Stecco, presidente della quarta Commissione, che ha svolto un sopralluogo presso la struttura, per prendere visione da vicino di quanto si sta realizzando. Presenti i consiglieri Domenico Ravetti (Pd) e Sean Sacco (M5s).
Il Dairi, come ha ricordato il direttore Antonio Maconi, è stato istituito nel 2020. “La Regione Piemonte sostiene la partecipazione delle Aziende sanitarie alla ricerca e innovazione e con tale finalità ha attribuito al nostro Dipartimento la funzione di supporto regionale per le attività di organizzazione per la ricerca sanitaria e biomedica nelle Asr. L’indicazione è contenuta nella deliberazione della Giunta regionale del marzo 2022 che riconosce la bontà del percorso di supporto alla ricerca avviato, che rappresenta un unicum in Piemonte. Il modello organizzativo messo a punto è funzionale al percorso avviato dall’Azienda ospedaliera di Alessandria e Asl Al per il riconoscimento a Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico in patologie ambientali e mesotelioma”, ha aggiunto Maconi.
Marta Betti ha illustrato le competenze del Dairi, Luigi Castello si è soffermato sulla medicina traslazionale, Annalisa Roveta ha presentato il lavoro del laboratorio di ricerca, Guglielmo Pacileo quello del Centro studi management sanitario (Cesim) e Marinella Bertolotti ha approfondito la delicata tematica delle patologie da amianto.
Nel corso dei lavori, è stato ribadito come per la Regione Piemonte la ricerca sanitaria sia parte integrante delle attività del Servizio sanitario nazionale. L’attività di ricerca e innovazione costituisce una condizione essenziale per migliorare in modo continuo la qualità dei servizi sanitari e accogliere sia le innovazioni sia la ricerca.
Il Dairi opera per individuare e promuovere l’unione tra la ricerca scientifica e l’attività assistenziale, importante è perciò la sinergia con l’Università degli studi del Piemonte Orientale, ponendo grande attenzione a formazione e innovazione e utilizzando strumenti come la Biobanca, primo esempio in Italia.
Per quanto riguarda il Centro studi per le patologie ambientali, è rilevante il lavoro multidisciplinare  per la ricerca sulle patologie da amianto e asbesto correlate. Da questo punto di vista è strategico il lavoro svolto dal presidio di Casale Monferrato.
I consiglieri presenti hanno posto diverse domande per approfondire la tematica.
“Quello del Dairi è un lavoro che valorizza le attività svolte da tutti i professionisti aziendali che in questi anni hanno compreso l’importanza di un approccio innovativo, applicandolo nella pratica quotidiana” ha concluso Maconi.

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