Solvay: rinviati a giudizio due ex direttori per disastro ambientale colposo

Alessandria – A quasi un anno di distanza dalla chiusura delle indagini, è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per due ex direttori dello stabilimento Solvay di Spinetta, Stefano Bigini e Andrea Diotto. A loro è stata contestata l’ipotesi di reato di disastro ambientale colposo.
I fatti.
Nell’agosto del 2022 un studio belga stabilì che “nel sangue degli abitanti di Spinetta Marengo c’erano concentrazioni di Pfas fino a 10 volte più alte.”
I due direttori del sito avrebbero omesso di provvedere al più efficace risanamento della contaminazione e al più sicuro contenimento del rilascio dei contaminanti nella falda sotto lo stabilimento e a valle. All’azienda si imputa anche la responsabilità amministrativa, in quanto i reati ipotizzati sarebbero stati commessi a vantaggio dell’azienda stessa per il risparmio dei costi di bonifica e la maggiore efficacia della produzione industriale.

Ad agosto era stato eseguiti dai carabinieri del Noe un sequestro preventivo di due discariche di gessi dell’azienda che sarebbero state ancora utilizzate violando una disposizione che lo vietava per il rischio di dispersione nell’aria.
La Solvay aveva precisato che “la discarica gessi è stata oggetto di regolari controlli da parte degli enti preposti secondo quanto previsto dalle autorizzazioni ambientali in vigore” ribadendo la “piena fiducia nell’operato della magistratura con la quale sta collaborando in totale trasparenza e nella certezza di poter dimostrare il corretto operato dei propri manager e collaboratori.”

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