“La Scolca” di Gavi: un’azienda vinicola rispettosa dell’ambiente

“L’azienda vinicola La Scolca di Gavi è molto sensibile alla politica ambientale come rispetto per la realtà che la circonda. Intesa sia come i luoghi ove si coltiva la vigna comprendendo anche i boschi circostanti e sia le persone che ci lavorano. Quindi un ambiente inteso come comunità”: così inizia la conversazione sulla politica ambientale della azienda vinicola La Scolca con il direttore Roberto Lazzaro.

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La Scolca di Gavi è di proprietà della famiglia Soldati da oltre cento anni e suo amministratore delegato è Chiara Soldati. Cinquanta sono gli ettari  a coltivazione della azienda vinicola e quasi esclusivamente a bianchi di Gavi.  Duecento i chilometri di filari presenti. Sessantadue sono i mercati nei quali i prodotti della Scolca si rivolgono. Trentacinque I dipendenti e alcuni di loro storici, con molti anni di servizio alla Scolca alle spalle.

“Una politica ambientale-dice il direttore Roberto Lazzaro-effettuata cercando di  mantenere la proporzione fra terreni colti e incolti e fra superficie boschiva e superficie abitata. Come La Scolca siamo praticamente monovitigno e rispettiamo questo aspetto originario della zona del vino Cortese. La proprietà intende continuare nel rispetto dell’ambiente senza cercare espansioni o strade diverse. E sempre nel territorio del comune di Gavi”

“C’è il rispetto-afferma Roberto Lazzaro (nella foto) – verso la comunità delle persone, costituita anche da dipendenti che sono  nati e cresciuti all’interno della azienda La Scolca o che vi lavorano da molti anni. Grazie anche a loro l’azienda vinicola è diventata quella che è attualmente ma il discorso vale anche in senso inverso con La Scolca che ha fornito loro un posto di lavoro, una comunità in cui vivere e operare.”

“Nel campo della sostenibilità ambientale-dice il direttore dell’azienda vinicola La Scolca- abbiamo avuto il riconoscimento del certificato FSSC 22000. È uno schema di certificazione della sicurezza alimentare basato sulle norme ISO 22000, riconosciuta a livello internazionale. Questa certificazione riconosce il nostro rispetto degli standard di sicurezza agroalimentare lungo tutta la catena produttiva.”

Chiediamo a Roberto Lazzaro in merito al goal numero 6 della Agenda 2030 ovvero migliorare la qualità dell’acqua riducendo l’inquinamento, eliminando le pratiche di scarico non controllato.

“La Scolca-afferma il suo direttore-dispone di un sistema di controllo delle acque interno  e volontario certificato anche per quanto riguarda la pulizia dei macchinari e delle attrezzature.  E quindi tutto quello che potrebbe essere scaricato nelle acque viene controllato a monte.”

“All’interno della struttura-continua Roberto Lazzaro-in questo 2023 abbiamo inserito un depuratore nuovo che ci permette di avere acqua ultra filtrata con dei parametri che sono molto al di sotto delle prescrizioni consortili di scarico. Questo lo abbiamo fatto come volontà nostra  e non esito a definire che l’acqua è potabile.”

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Analizziamo adesso il goal numero 7 dell’Agenda 2030 che si riferisce all’energia rinnovabile e all’efficienza energetica.

“Per quanto riguarda l’energia rinnovabile-afferma il direttore dell’azienda vinicola La Scolca-l’unica per noi accessibile è quella fotovoltaica. Siamo partiti tre anni fa con uno step che ci ha permesso di coprire il 30% del nostro fabbisogno. Nel 2023 copriamo il 60%  e andremo al 90% il prossimo anno.”

“Nel frattempo-dice Roberto Lazzaro-con le attrezzature nuove abbiamo migliorato l’efficienza dei macchinari, con consumi più controllati.”

“Inoltre c’è una riduzione del 70% dei consumi di acqua in quanto-afferma il direttore della azienda vinicola La Scolca-la  nuova riempitrice ci permette di dosare assolutamente l’acqua nei lavaggi in modo più efficace.”

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Le attrezzature rinnovate rispondono al Goal numero 9 dell’Agenda 2030 ove è scritto che si devono aggiornare le infrastrutture per renderle sostenibili, con maggiore efficienza delle risorse da utilizzare e una maggiore adozione di tecnologie pulite e rispettose dell’ambiente,

“Alla Scolca-afferma Roberto Lazzaro-abbiamo la parte agricola e quella della cantina. Per quanto riguarda la prima negli ultimi tre anni abbiamo rinnovato i trattori che sono ormai di ultima generazione con utilizzo anche di nuovi sistemi per quanto riguarda i carburanti.”

“Per quanto riguarda la parte più interna, quella di trasformazione e di imbottigliamento-precisa il direttore dell’azienda vinicola La Scolca-la struttura è costruita su strati verticali, dalla pigiatura alla cantina si ha una perpendicolarità che ci permette di utilizzare il flusso per caduta e quindi con meno pompe. Una cosa che facciamo per una qualità del prodotto e per un risparmio energetico.”

“Inoltre-aggiunge Roberto Lazzaro-nel corso del 2023 i nuovi macchinari sono stati inseriti nel rispetto della parte idrica e della gestione energetica.”

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Roberto Lazzaro rivela; “La Scolca ha ottenuto il certificato ‘Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata’ il quale attesta come sia i nostri vigneti che i nostri vini rispettano l’ambiente e la salute attraverso la lotta integrata a basso impatto ambientale.”

Il goal numero 12 della Agenda 2030 afferma di ridurre la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione e il riciclaggio e il riutilizzo.

“Riguardo a questo punto-afferma Roberto Lazzaro-La Scolca  quest’anno ha realizzato un prodotto al 100% naturale. Ha un basso contenuto alcolico ma con profumo, sapori e gusto identici del vino senza quindi avere tolto al prodotto nulla.  Nella confezione che farà da apripista anche per gli altri prodotti abbiamo utilizzato solo carta riciclata per quanto riguarda etichetta, retro etichetta e cartoni e un tappo che deriva dalle plastiche riciclate e raccolte nei fiumi.  Dal punto di vista dell’impatto sul consumatore è salutistico sia come prodotto che come sostenibilità ambientale:”

A questo punto ci soffermiamo sul Goal numero 8 della Agenda 2030  ove è scritto di lavoro dignitoso, rispetto dei diritti del lavoro con la creazione di un ambiente di lavoro sicuro e protetto. Goal che prevede anche l’attuazione di politiche volte a promuovere il turismo sostenibile, che crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali.

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“Quanto fatto nella azienda-afferma Roberto Lazzaro-vale sia da un punto di vista della salubrità del prodotto ma anche per la sicurezza di chi ci lavora. Questo perchè i dipendenti della Scolca fanno parte della azienda e teniamo alla loro sicurezza e qualità di vita.”

“Per quanto riguarda la realizzazione di un turismo sostenibile-dice il direttore de La Scolca- negli ultimi anni abbiamo rimodernizzato la struttura che ospita gli eventi. Eventi che realizziamo anche in collaborazione con altre eccellenze del territorio che possono, con i loro prodotti, fare conoscere e promuovere il Novese e il territorio del Gavi. “

Su questo punto Roberto Lazzaro porta degli esempi: “Abbiamo creato eventi con delle ristorazioni del luogo, vedi in ultimo il ristorante La Locanda dei Narcisi di Pozzolo. Abbiamo collaborazioni, fra gli altri, anche con l’Outlet di Serravalle. In futuro andremo avanti in questo percorso anche guardando al turismo sia su due ruote che su quattro ruote che sta crescendo nelle nostre valli. E quindi sia per ciclisti che con macchine elettriche e installeremo delle ricariche. Allo scopo  collaboriamo con diversi negozi che vendono e-byke o che si occupano di escursioni sul territorio e anche con esercizi di ristorazione. Proponiamo loro dei pacchetti che possono soddisfare le esigenze delle varie persone. Anche provenienti dall’estero.”

Riguardo agli eventi ce n’è uno in programma sabato 11 novembre con inizio alle ore 17. ‘In questa occasione-fa presente Roberto Lazzaro-abbiniamo vino e cioccolato con l’apporto di due maestri cioccolatieri Filippo Falciola e Yuri Cestari. Abbiamo selezionato  cinque nostri vini abbinandoli a cinque cioccolatini che verranno appositamente creati per l’occasione per dare ai presenti una esperienza sensoriale. Vino e cioccolato rappresentano una cosa gradevolissima e apprezzata da un pubblico sempre più vasto. Abbiamo avuto tantissime adesioni e sicuramente la proporremo nuovamente prima delle festività natalizie. E proporremo una iniziativa anche con vino e tartufo. Successivamente anche con eventi musicali.”

Infine il goal numero 5 ove si accenna alla parità di genere.

“Riguardo a quest’ultimo punto-afferma Roberto Lazzaro-non posso non sottolineare che il nostro amministratore delegato è Chiara Soldati e quindi una donna che, tra l’altro, nel 2022 ha ottenuto l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Nelle assunzioni del personale si è guardato a entrambi i generi, uomini e donne, sia per quanto riguarda il vigneto che l’imbottigliamento, la cantina e infine per l’amministrazione e la contabilità. Tranne qualche lavoro più rivolto alla campagna posso dire che siamo in parità.”

Maurizio Priano

 

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