Coldiretti Alessandria: “Cucina antispreco: come ‘salvare’ il cibo, trucchi per gustose ricette risparmiando”

Alessandria – Cosa mettiamo nel carrello della spesa e cosa finisce nel bidone della spazzatura? Partendo da queste domande, Donne Impresa Coldiretti Alessandria ha organizzato, nell’ambito delle iniziative collegate alla 37esima edizione della Fiera di San Baudolino, domenica 12 novembre, un incontro dedicato a “La cucina antispreco”, idee e consigli per utilizzare in ricette gustose i ‘cibi del giorno dopo’.
Suggerimenti utili per una spesa salva tasche saranno al centro dell’iniziativa che si terrà in Sala Michel, all’interno della Corte del Gusto, nella sede della Camera di Commercio di Alessandria, in via Vochieri 58, a partire dalle ore 10,30.
Una vera e propria lezione sul risparmio tra i fornelli grazie al cooking show organizzato dall’agrichef di Campagna Amica Stefania Grandinetti, presidente Regionale e Provinciale agriturismi di Terranostra, nell’ottica di una cucina antispreco, per “salvare i cibi” e creare nuove gustosissime ricette.
Quasi sette persone su dieci cercano regolarmente prodotti a chilometro zero e il 50% effettua acquisti nei mercati dei contadini con l’obiettivo di sostenere le realtà locali, ridurre l’impatto ambientale dei lunghi trasporti e garantirsi prodotti più freschi che durano di più e tagliano quindi gli sprechi. Comportamenti che, sotto la spinta dell’inflazione, hanno fatto scendere, negli ultimi mesi, del 12% lo spreco alimentare nelle case degli alessandrini.
Siamo sulla strada giusta ma resta ancora troppo alta la media di 524,1 grammi a testa di cibo nel bidone alla settimana, ovvero 27,3 chili all’anno.
“La lotta agli sprechi inizia nel carrello della spesa e finisce con la riscoperta dei piatti del giorno dopo che valorizzano gli avanzi e aiutano a conservare e trasmettere le tradizioni culinarie del passato alle nuove generazioni. Durante la mattinata daremo consigli utili per gli acquisti mentre verranno preparate ricette basate su una tradizione del recupero, in grado di esaltare sapori e fantasia nel segno del risparmio e della sostenibilità”, ha affermato Silvia Beccaria, Responsabile Provinciale Donne Impresa Coldiretti.
Sempre più numerosi coloro che affermano di coltivare frutta, verdura, erbe aromatiche in casa sul balcone, negli orti urbani o in piccoli orti di proprietà, con una spinta che viene soprattutto dai più giovani e dagli anziani. Ma le strategie di consumo etico si applicano soprattutto al momento di fare la spesa, con l’81% degli italiani che ha preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso, evitando di farsi guidare troppo dalla molteplicità di stimoli che sono attivati nei punti vendita. E tra gli scaffali il 92% degli italiani è attento a controllare la data di scadenza per acquistare solo cibo da consumare nel breve periodo.
“Il nostro obiettivo è promuovere modelli di consumo più sostenibile adottando strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, fino alla spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più – ha aggiunto il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco –. Il grande valore del cibo e la necessità di essere attenti agli sprechi come stile di vita si impara da piccoli ed è quello che Coldiretti sta facendo attraverso il progetto di Educazione alla Campagna Amica nelle scuole. Formare i consumatori di domani perché, nonostante la maggiore attenzione, il problema resta rilevante”.
Con la crisi economica il 58% degli alessandrini ha iniziato a cucinare pietanze utilizzando gli avanzi dei pasti precedenti allargando a una fascia importante di popolazione una pratica sino ad oggi seguita da quote più ridotte di persone, coniugando la necessità di risparmiare con l’importanza etica di ridurre lo spreco.
“Dobbiamo guardare non al passato ma alle nostre radici quando il problema dello spreco proprio non c’era. Recuperare il cibo è una scelta che fa bene all’economia e all’ambiente – ha sottolineato il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco –. Ognuno di noi può fare la differenza ma, nella valorizzazione di filiere agricole, che fanno della stagionalità e della distintività aspetti peculiari della produzione non replicabili, saranno fondamentali i contributi di tutte le forze politiche, economiche e sociali presenti sul territorio. La filiera corta, in particolare, è proprio espressione di un modello di agricoltura, che sa valorizzare la prossimità come ambito territoriale di azione entro cui è incoraggiata la realizzazione di progetti che considerano il cibo non soltanto come merce di scambio ma affermazione identitaria e culturale”.

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