Novi Ligure: giovedì 26 ottobre la rassegna “Al cinema con Unitre” al Multisala Moderno

Novi Ligure – L’Unitre di Novi Ligure presenta, in collaborazione e presso il Cinema Multisala Moderno, la rassegna “Al cinema con Unitre”, per l’Anno Accademico 23/24.
Giovedì 26 ottobre, alle 15, una proiezione a ingresso gratuito e aperta alla cittadinanza. “Racconti del secolo breve” al Cinema, “Picasso e la danza Corpo di ballo dell’Opera di Parigi”, “Le Train Bleu” 1924, “Il cappello a tre punte” 1919. Introduce Andrea Bobbio.

Le Train Bleu, 1924

Le Train Bleu (così noto per il colore blu scuro dei suoi vagoni d’acciaio), ovvero il Calais-Mediterranée Express, era un treno espresso notturno francese attivo dal 1922. Simbolo dell’unione di lusso e tecnologia, trasportava passeggeri ricchi e famosi fra Calais e la Costa Azzurra, il cui mito vacanziero stava esplodendo proprio in quegli anni, unendo di fatto l’Inghilterra al Mediterraneo. Iniziò le sue corse fra Novembre e Aprile, portando i viaggiatori lontano dai freddi inverni del nord verso una salutare vacanza nella Riviera Francese.
Dalla Gare Maritime di Calais, attraverso Parigi, Digione, Chalons, e Lione, raggiungeva Marsiglia di prima mattina, per poi soffermarsi nei migliori siti rivieraschi: St. Raphaël, Juan-les-Pins, Antibes, Cannes, Nice, Monaco, fino a Mentone, al confine italiano. Le train bleu era un treno di sola prima classe, composto di vagoni-letto e una carrozza ristorante rinomata per l’alta cucina. Ogni vagone, dipinto di blu con finiture in oro, aveva solo dieci cabine letto, con un assistente per ciascun vagone. Fra i primi passeggeri troviamo il Principe di Galles (futuro re Edward VIII), Charlie Chaplin, Winston Churchill, scrittori come F. Scott Fitzgerald, Evelyn Waugh e Somerset Maugham e “naturalmente” la stilista Coco Chanel. Nel 1924, a le train bleu si ispirò il balletto, ovvero un’operetta “danzata”, secondo il suo creatore Serge Diaghilev, per i Ballets Russes: musiche di Darius Milhaud, libretto di Jean Cocteau, scenografie di Henri Laurens, tela del fondale e programma di Pablo Picasso, costumi di Coco Chanel: un cast che da solo faceva l’evento.
Chanel, per questo balletto d’avant-garde, disegnò abiti sportivi in jersey che esprimevano la sua concezione della moda del tempo. I protagonisti di questo progetto le sarebbero rimasti vicini per il resto della sua vita: grazie a loro Gabrielle Chanel poté compiere il passaggio dalla moda allo stile e considerare il proprio lavoro come un’opera d’arte, conquistando perciò un linguaggio che fosse insieme moderno e senza tempo. Il progresso tecnologico trasformò lentamente Le Train Bleu in un treno normale. Il servizio aereo di linea tra Parigi e Nizza iniziò nel 1945, portando via gran parte della ricca clientela. Dopo il 1978, il treno ha aggiunto auto con cuccette per attirare passeggeri più borghesi. Ma fino alla fine degli anni ’60 Karl Lagerfeld, tuttora art director della maison Chanel, offriva spesso al suo entourage (Antonio, Juan, Corey & Donna), un tuffo nel passato a Saint Tropez, a bordo de Le Train Bleu.
 
Il cappello a tre punte,  1919
Il cappello a tre punte di Pedro Antonio de Alarcón, un romanzo avente per soggetto le divertenti conseguenze dell’infatuazione di un  Corregidor  per la moglie fedele di un mugnaio, è considerato il capolavoro della narrativa spagnola del XIX secolo. Pubblicato nel 1874 ha ispirato a sua volta numerosi lavori teatrali quali l’opera in quattro atti di Hugo Wolf Il Corregidor del 1896.
Verso il 1915, dopo il successo ottenuto da El amor brujo, l’impresario Djagilev commissionò a Manuel de Falla un balletto di ambiente spagnolo per la sua compagnia dei Balletti russi. Poiché durante la prima guerra mondiale la compagnia di Djagilev sospese l’attività, de Falla compose una pantomima in due scene per piccola orchestra da camera intitolata El Corregidor y la Molinara, che fu rappresentata nel 1917 al Teatro Eslava di Madrid diretta da Joaquín Turina. Finita la guerra e superata la crisi, Djagilev tornò alla carica commissionando a De Falla un balletto con lo stesso soggetto. De Falla trasformò la pantomima in balletto lasciando pressoché inalterata la partitura della prima scena, ma modificando profondamente la seconda con l’inserimento di danze e con la strumentazione per grande orchestra. La nuova partitura fu eseguita dapprima sotto forma di concerto a Madrid il 17 giugno 1919 con l’Orchestra filarmonica di Madrid diretta da Bartolomé Pérez Casas; il balletto fu messo in scena il 22 luglio dello stesso anno sul palcoscenico dell’Alhambra Theatre di Londra diretta da Ernest Ansermet, con scenografia di Pablo Picasso, coreografia di Léonide Massine. Quest’ultimo ne fu anche il protagonista maschile accanto a Tamara Platonovna Karsavina.

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