Coldiretti Alessandria: “Consumi: NO allo spreco di cibo, strategie di risparmio per difendersi dall’inflazione”

Alessandria – Con l’inflazione a tavola al 10% non si scherza, e riempire il carrello della spesa diventa sempre più difficile.
Per far fronte al caro prezzi e all’impennata dei rincari che sta mettendo in difficoltà soprattutto le fasce più disagiate della popolazione, tornano i piatti antispreco in più di due case su tre (68%) con il recupero e il riutilizzo degli avanzi. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti Alessandria diffusa in occasione della Giornata internazionale delle Nazioni Unite sulla Consapevolezza degli Sprechi e le Perdite Alimentari che si celebra domani, 29 settembre.
“Con l’inflazione alimentare che è in media quasi al 10% ma che per alcuni prodotti come lo zucchero supera il 40%, i cittadini adottano strategie per risparmiare e comportamenti più responsabili per salvare i bilanci. Si va dunque a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti, si fa la lista della spesa per non farsi tentare dagli acquisti di impulso e si guarda più attentamente alla data di scadenza – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Ma con la diminuzione delle quantità acquistate a causa del caro prezzi l’asse portante delle tattiche salva tasche è senza dubbio la maggiore attenzione agli sprechi, razionalizzando i consumi”.
Le ricette della tradizione popolare con il riutilizzo degli avanzi o di ingredienti di base sono peraltro piatti fondamentali della cucina italiana candidata a patrimonio immateriale dell’umanità per l’Unesco e spesso sono state riproposte nella loro eccezionale semplicità anche da cuochi e ristoranti di alto livello.
“Molti dei piatti più tradizionali hanno origine proprio dall’esigenza di non sprecare cibo. Il riutilizzo degli avanzi aiuta a combattere gli effetti dirompenti causati dallo spreco di cibo sull’economia, sulla sostenibilità e sul piano ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Un problema drammatico dal punto di vista etico oltre che economico contro il quale Coldiretti è impegnata da anni in un’opera di sensibilizzazione dei consumatori attraverso il progetto dei mercati di Campagna Amica per il contenimento degli sprechi con la più grande rete delle fattorie e dei mercati a chilometri zero che riduce le distanze ed i tempi di trasporto e garantisce maggiore freschezza e tempi più lunghi di conservazione degli alimenti” ha sottolineato il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
Una tendenza peraltro confermata dal fatto che lo spreco alimentare crolla sistematicamente in 8 Paesi del mondo tra i quali l’Italia dove scende del 25% circa e si assesta su 469,4 grammi settimana per ogni cittadino (-125,9 grammi rispetto alla rilevazione dell’estate 2022, secondo l’ultimo Rapporto di Waste Watcher International per campagna Spreco Zero, su monitoraggio Ipsos/Università di Bologna, dalla quale emerge peraltro che nella Penisola la frutta fresca è l’alimento più sprecato (33%) davanti alle insalate (24%).
Il grande valore del cibo e la necessità di essere attenti agli sprechi come stile di vita si impara da piccoli ed è quello che Coldiretti sta facendo anche attraverso il progetto di Educazione alla Campagna Amica nelle scuole.

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