Al Borsalino Day del 15 e 16 settembre si parlerà anche di tecnologia e multidisciplinarietà in riabilitazione cardiorespiratoria

Alessandria – “Il nuovo umanesimo in riabilitazione”. Un titolo non casuale per la seconda edizione del Borsalino Day che si svolgerà il 15 e 16 settembre all’interno del presidio riabilitativo. L’evento, dal taglio più scientifico e istituzionale il 15, mentre il giorno successivo (dalle 10 alle 13) la struttura sarà aperta alla cittadinanza all’insegna dello sport e della cultura, ruoterà infatti intorno alle scienze umane mediche (in inglese, Medical Humanities) che rappresentano il nuovo campo interdisciplinare e multidisciplinare che all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria sta conoscendo una forte crescita. Al Centro Riabilitativo ‘Borsalino’ crescono i progetti di Medical Humanities, così come il rapporto con la società e le realtà istituzionali e con il mondo dell’associazionismo e del volontariato. E senza dimenticare il verde terapeutico e la narrazione terapeutica che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei professionisti.
Nella mattinata del 15 settembre (apertura alle 10) troveranno ampio spazio questi temi, seguiti da un approfondimento sulla riabilitazione respiratoria con un focus sul ruolo delle attività sociali, sul profilo del fisioterapista specializzato, sulla robotica nel percorso di questa particolare riabilitazione. Questa edizione del Borsalino Day riunisce tutte le esperienze e competenze cliniche attuali e alza il sipario su un futuro nel quale l’innovazione e la tecnologia, insieme all’intelligenza artificiale e alla realtà aumentata, saranno chiamate a giocare un ruolo determinante.
Tutte le componenti trovano una particolare declinazione nella riabilitazione respiratoria, il cui responsabile è Biagio Polla, e in quella cardiologica, guidata da Valter Mario Demichelis che afferma: «Credo che l’approccio multidisciplinare che appartiene alla quotidianità del Centro Riabilitativo sia quello che ci ha aiutato, in particolare per affrontare problematiche inattese come quelle con cui abbiamo avuto a che fare nel periodo pandemico, come le lesioni da pressione al volto di pazienti rimasti a lungo in terapia intensiva in posizione prona, oppure le neuropatie periferiche. Abbiamo avuto casi di persone giovani con problemi alle mani che hanno determinato impatti negativi a livello psicologico e diverse criticità rispetto all’attività lavorativa». 
La ricerca, su questo fronte, ha avuto un impulso forte, con positivi effetti culturali e didattici, con la scuola di Fisioterapia dell’Università del Piemonte Orientale, attivata all’interno del Centro Riabilitativo polifunzionale, di cui è responsabile Marco Invernizzi, mentre nel bagaglio di esperienza di Polla c’è anche l’attività di docente di Fisiologia umana al Corso di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale. I progetti in campo sono molti e il Borsalino Day contribuirà a farli conoscere al grande pubblico.
«Le nuove tecnologie sono la nostra futura frontiera. Aiuteranno i pazienti, senza però sostituire il rapporto con medici e personale specializzato» ricorda Valter Mario Demichelis. Il progetto a cui sta iniziando a lavorare riguarda la tecnologia che supporterà ogni singola fase della riabilitazione cardiologica all’interno del Centro ‘Borsalino’, ma anche il periodo successivo all’uscita del paziente, che sarà seguito da un sistema di controllo a distanza. 

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