Roberto Roveta e la politica ambientale della Italvalv di Basaluzzo

L’Italvalv di Basaluzzo inaugura gli incontri del progetto REAL Green: è una azienda che, nei diversi campi del suo agire, cerca di essere sempre all’avanguardia, anche in campo ambientale. Ricordiamo a esempio che ha partecipato alla costruzione del Mose di Venezia e che in seguito ha sempre fatto attenzione alle tematiche della sostenibilità ambientale.
La ditta di Basaluzzo è stata fondata nel 1974 ed è specializzata nella progettazione e produzione di valvole e attuatori industriali. Conta circa cinquanta dipendenti, amministratore delegato, presidente  e suo fondatore è Roberto Roveta che nel mese di ottobre dello scorso anno è stato anche premiato con l’Oscar del successo in una cerimonia svoltasi a Casale Monferrato. La motivazione del premio consisteva in un’attività imprenditoriale di produzione di valvole industriali, oggi riconosciuta leader mondiale nel settore. Le valvole Italvalv hanno diversi campi di applicazione (geotermico, elettrico, petrolchimico, metallurgico, raffinerie, trattamento acque, e altri ancora).  Nella motivazione veniva citato anche un altro aspetto ovvero il fatto che l’Italvalv sa coniugare l’innovazione imprenditoriale con la responsabilità sociale dell’imprenditore e con un ruolo di servizio al territorio e alle giovani generazioni.

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E’ lo stesso Roberto Roveta a spiegare la politica ambientale della Italvalv:
“Siamo nella nostra azione-afferma-quasi indipendenti come energia. Abbiamo cercato di ottimizzare i consumi di energia e stiamo facendo una formazione  come progettazione dei nostri prodotti per farli in numero minore di tempo con il fine di utilizzare meno energia.”

Roberto Roveta ammette però: “Adesso c’è il concetto di fare tutto green, in un’ottica ambientale e non è facile coniugare l’impresa a questo nuovo modo di rapportarsi. E non solo dall’impresa, per raggiungere questo obiettivo ci vuole un cambiamento culturale fatto da tutti.”
“In una parola-afferma l’amministratore delegato della Italvalv-stiamo cercando di ibridare l’azienda. Usando l’energia termica ma cercando di ridurla al massimo e di utilizzare energia solare. Stiamo  facendo una progettazione per diminuire al massimo i consumi di energia nelle lavorazioni. Questo anche con la finalità di essere più competitivi nel mondo.”
“I corsi di formazione con i dipendenti della azienda- dice Roberto Roveta -li stiamo tenendo per  dare loro nozioni in merito  ai risparmi energetici, sul come impiegare al meglio le ore lavorative cercando di ridurle senza però nello stesso tempo ridurre gli stipendi. Adesso  stiamo studiando un diverso modo  orario di lavoro per diminuire i consumi di riscaldamento nella stagione invernale..”
“Sono queste le cose che stiamo valutando  assieme alle maestranze-dice l’amministratore delegato di Italvalv-cercando anche di ricevere dai lavoratori delle idee  che a noi della dirigenza possono sfuggire. E’ una forma di collaborazione aperta,  di incontri. Finora con i lavoratori abbiamo  tenuto due incontri su questi temi.”
“Il problema, secondo me-afferma ancora Roberto Roveta-della sostenibilità ambientale nelle aziende  è un fatto di cultura. Voglio dire  che condividere le impostazioni con i lavoratori anziché imporle dall’alto porta a risultati migliori. Come azienda ci siamo posti l’obiettivo di recupero, di risparmio di anidride carbonica in questa transizione.”
“Abbiamo realizzato alla Italvalv-dice  l’amministratore delegato-un impianto fotovoltaico con l’installazione di circa 120 Kilowatt di potenza installata. Noi siamo stati  un poco i pionieri in questo settore e avevamo fatto al riguardo un progettino per una potenza sensibilmente inferiore.  Quest’anno  abbiamo voluto aumentare la copertura per rendere l’azienda il più indipendente  possibile da un punto di vista energetico alla energia fossile, a quella termica.”
“Qualche mese fa abbiamo  fatto un accordo che al momento è sulla parola con Enel-afferma Roberto Roveta-in base al quale l’Italvalv riceverebbe enegia pulita che però paghi di più. Proprio per questo stiamo facendo dei ragionamenti con Enel che ci ha fatto una offerta che adesso come Italvalv stiamo valutando.  Non siamo però ancora operativi su questo argomento.”
“Come Italvalv-dice l’amministratore delegato-stiamo affrontando anche il discorso di realizzare delle valvole all’idrogeno che rappresentano un contributo al cambiamento ecologico.”
“Come Italvalv-afferma Roberto Roveta-siamo produttori anche di valvole per l’ossigeno. Ci è stato chiesto di prepararci a realizzare valvole  per uso  idrogeno. Abbiamo fatto dei prototipi sperimentali e ottenuto buoni risultati e stiamo cercando adesso di proporli. Anche perchè ci sono società che credono nell’idrogeno come fonte alternativa. Ma  al momento  il consumo di energia per realizzare le valvole all’idrogeno è alto, i costi sono rilevanti e quindi  adesso il discorso non ha ancora la sua convenienza.”
L’Italvalv ha contribuito anche alla realizzazione di un’opera ambientale conosciuta in tutto il mondo, il Mose di Venezia. Un’opera che ha avuto circa un anno fa modo di essere messa alla prova e  che questa prova ha superato brillantemente.
«Abbiamo fornito-spiega Roberto Roveta-tutte le valvole per il sistema di sollevamento delle paratie montate sotto il livello del mare. È una grandissima opera, siamo contenti di aver dato un contributo. Io ne ho seguito per molti anni lo sviluppo.”

Maurizio Priano                                                                                                                                                    

 

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