Legalizzazione della cannabis (attuali modifiche e news)

È interessante notare che quasi il 40% degli italiani è favorevole a una legalizzazione completa della cannabis, proprio come avviene in diversi stati americani. Questo dato rappresenta una prospettiva affascinante, poiché indica una volontà di regolamentare questa sostanza e di sottrarla al controllo delle organizzazioni criminali. D’altra parte, un 9,3% degli intervistati si oppone alla legalizzazione, ma è favorevole a una depenalizzazione, anche se restano la maggioranza coloro che vorrebbero che la cannabis, in particolare il CBD, fosse libero per tutti.

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Cannabis Legale, le ultime news

Durante un evento tenutosi presso la Camera dei Deputati in occasione della Giornata contro l’abuso di droga la presidente Meloni ha tenuto un discorso molto significativo. Durante il suo intervento, Meloni ha esposto chiaramente la posizione del governo in merito alle sostanze stupefacenti, tra cui la cannabis. In modo categorico, ha ribadito che il suo governo si oppone fermamente alla legalizzazione della cannabis. Inoltre, ha sottolineato che la percentuale di THC presente nella cannabis utilizzata “in uno spinello di oggi” è aumentata in modo “enorme” rispetto a decenni fa.

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La cannabis è legale in Italia?

Nonostante la posizione ferma del governo, va sottolineato che in Italia la cannabis è già accessibile e utilizzata, seppur in determinati contesti. Ci sono, tuttavia, molteplici motivi per i quali una legalizzazione completa della cannabis potrebbe risultare vantaggiosa. Queste motivazioni abbracciano diverse sfere di influenza, a partire dai cittadini stessi, che potrebbero beneficiare di un accesso regolamentato a questa sostanza, fino allo Stato, che potrebbe trarre benefici in termini di tassazione e controllo. Inoltre, la Giustizia potrebbe beneficiare di una riduzione della pressione legata ai reati connessi alla cannabis. Da non sottovalutare sono anche le possibili opportunità per le imprese legate alla produzione e commercializzazione di prodotti a base di cannabis.

La legalizzazione della cannabis, in realtà, implicherebbe la regolamentazione di una sostanza già presente sul mercato, che coinvolge attualmente circa 6 milioni di consumatori. Questi individui sono costretti a rivolgersi al mercato nero e alle organizzazioni criminali, permettendo loro di accumulare potere e denaro. Lo scorso anno è stata avanzata una proposta di referendum, mentre nell’autunno prossimo sarà presentata una nuova proposta di legge di iniziativa popolare. Nel corso dell’anno passato, ad esempio, è stata elaborata una proposta di legge in commissione giustizia alla Camera dei Deputati che riguardava la coltivazione personale di cannabis fino a un massimo di 4 piante.

È legale coltivare la canapa?

Ai sensi di legge, è perfettamente legale coltivare le varietà di canapa ammesse e registrate nel Catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole, in conformità a quanto stabilito dall’articolo 17 della Direttiva Europea 2002/53/CE. Queste varietà di canapa sono considerate alla stregua di piante agricole e sono valutate in base al loro effettivo utilizzo nell’ambito dell’agricoltura e delle fonti di produzione sostenibili.

Cos’è il THC?

Il THC, acronimo di delta-9-tetraidrocannabinolo, rappresenta il principio attivo principale della cannabis, una pianta conosciuta per le sue proprietà stupefacenti. Questo composto chimico è presente, insieme a migliaia di altre sostanze, all’interno dei tricomi, delle escrescenze resinose presenti nei fiori e nelle foglie della pianta di cannabis.

Oltre al THC, un’altra sostanza rilevante contenuta nella cannabis è il cannabidiolo (CBD), il quale ha effetti psicoattivi meno intensi rispetto al THC. Proprio per questa ragione, il CBD rappresenta l’ingrediente principale nella cosiddetta “cannabis light”, che possiede un contenuto di THC inferiore allo 0,5%. Attualmente, la vendita di questa tipologia di cannabis è legale in Italia, e il governo sta valutando la possibilità di introdurre un monopolio di Stato su tali prodotti. Alcuni di questi, vengono utilizzati per la gestione del dolore cronico, non solo oncologico, e per stimolare l’appetito in casi di cachessia e anoressia. La cannabis presenta dunque una vasta gamma di potenziali applicazioni che meritano un’attenta considerazione.

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CBD, cos’è

Passando al cannabidiolo (CBD), si tratta di un composto naturale presente nella pianta di Cannabis sativa. Il CBD è un cannabinoide non psicoattivo che viene utilizzato per trattare diverse problematiche legate alla salute. L’olio di CBD di JUSTBOB è noto per le sue proprietà antinfiammatorie, ansiolitiche e antidepressive, ed è stato impiegato per trattare convulsioni, insonnia e dolore cronico. Si ritiene che i suoi effetti siano il risultato dell’interazione con il sistema endocannabinoide presente nell’organismo. Alcuni studi suggeriscono che il CBD possa avere anche proprietà antitumorali e antinfiammatorie.

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