Il 29 e 30 giugno torna ad Alessandria il “Festival internazionale dei Templari”

Alessandria – Torna il Festival internazionale dei Templari, diretto dalla storica e saggista Simonetta Cerrini e da Gian Piero Alloisio, drammaturgo e cantautore.
Il Festival internazionale dei Templari, che ha il patrocinio della Regione Piemonte e dell’Università del Piemonte Orientale, fa parte della Templars Route European Federation (TREF), ed è prodotto da ATID diretta da Gian Piero Alloisio con la compartecipazione della Città di Alessandria, in collaborazione con Alexala, CulturAle – ASM Costruire Insieme, l’associazione Cultura e Sviluppo e ha il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
Il tema di quest’anno – “L’Apocalisse dei Templari” – invita storici e artisti a interrogarsi: cosa ci rivela l’ultimo fra i libri della Bibbia, il misterioso libro dell’Apocalisse? I Templari e i primi crociati aspettavano la fine del mondo e la discesa della Gerusalemme celeste? Come si manifesta la fine del mondo per cristiani, ebrei e musulmani? Epidemie, carestie, alluvioni, guerre e siccità sono segni dei Tempi?
Ad Alessandria, nella centrale Piazza del Duomo (Piazza Giovanni XXIII), i due mondi degli storici e degli artisti si comporranno in tre serate-spettacolo (29 e 30 giugno, 1 luglio) volte a raccontare a un largo pubblico come i frati cavalieri più affascinanti del Medioevo incrociarono il misterioso libro dell’Apocalisse.
Giovedì 29 giugno, venerdì 30 giugno e sabato 1° luglio la prestigiosa sede di Cultura e Sviluppo ospiterà le conferenze pomeridiane dei relatori, mentre il pomeriggio di domenica 2 luglio la chiesa di San Giovanni Evangelista nel quartiere Cristo di Alessandria ospiterà l’evento conclusivo.
Tra i relatori, coordinati da Simonetta Cerrini, Franco Cardini, professore emerito di Storia medievale, saggista dalla produzione sterminata e intellettuale attento alla storia contemporanea, lo storico belga Baudouin Van Den Abeele dell’Università Cattolica di Louvain, esperto di falconeria, bestiari e enciclopedie medievali; Antonio Musarra, dell’Università La Sapienza di Roma, studioso di storia del Mediterraneo, di storia delle crociate e di storia delle città; don Stefano Tessaglia, docente all’Università del Piemonte Orientale, studioso dei rapporti fra religione e società, oltre che il vescovo di Alessandria Guido Gallese  e, in video, gli interventi di uno dei più importanti studiosi di escatologia medievale, Gian Luca Potestà, professore ordinario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, del grande storico francese André Vauchez (professore emerito dell’Università di Paris X- Nanterre) e del celebre storico e divulgatore Alessandro Barbero (professore ordinario dell’Università del Piemonte Orientale).
Il copione delle serate e dell’evento conclusivo, scritto da Gian Piero Alloisio, compone gli interventi dei relatori con canzoni d’autore, cabaret, canti medievali, letture, musica sacra, brani teatrali e performance.
Tra gli artisti, gli attori Massimo Bagliani e Adolfo Margiotta, la cantante Elisabetta Gagliardi, il pianista Lorenzo Marmorato, la cantante e medievista belga Fabienne Arboit oltre che il Coro Diocesano di Alessandria, il Coro Magnificat della Parrocchia San Giovanni Evangelista e il Cor’Allievi. I ricostruttori della compagnia francese Les Blancs Manteaux e della Mansio Templi Parmensis 1275 rappresenteranno momenti della vita dei Templari. Sarà presente anche la neonata associazione di rievocatori Custodes Viarum.
Un Festival in chiave pop che si propone di raccontare a un largo pubblico sia la vera storia dei Templari, sia la storia della loro leggenda.
In caso di maltempo, le serate si svolgeranno regolarmente nella tensostruttura dell’adiacente Palazzo Cuttica.
Il Festival è presente sulle pagine Facebook e Instagram: @festivaldeitemplari.

Per contatti e-mail: festivaldeitemplari@gmail.com Link PressKit:  https://drive.google.com/drive/u/0/folders/17qIqo7t7fwt5QOqg2z88TDcGKc9zr6OR

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IL PROGRAMMA

TRE CONFERENZE-SPETTACOLO

Piazza Giovanni XXIII (Piazza Duomo)
Giovedì 29 giugno 2023 – Ore 21
La prima crociata e l’attesa apocalittica

Cosa ci rivela l’ultimo fra i libri della Bibbia, il misterioso libro dell’Apocalisse? I primi crociati aspettavano la fine del mondo e la discesa della Gerusalemme celeste? In che misura l’attesa dell’Apocalisse ispirò la nascita dei Templari?
La serata di apertura del Festival fa emergere il legame inatteso fra le attese apocalittiche dei primi crociati e la nascita dei Templari. Il carattere paradossale dell’Ordine sarà messo in luce dal duello fra il templare e sé stesso affidato alla celebre compagnia francese di rievocatori Les Blancs Manteaux.
Simonetta Cerrini, dopo aver introdotto l’argomento e aver descritto la crisi da cui prenderà vita il primo ordine religioso e militare della cristianità, presenterà gli altri relatori: Antonio Musarra, storico delle crociate e non solo, mostrerà quali furono gli elementi apocalittici che accompagnarono i primi crociati dall’appello di Clermont di papa Urbano II alla conquista di Gerusalemme del 1099, mentre Stefano Tessaglia illustrerà la figura di San Bruno di Segni da Solero (†1123), presente al concilio di Clermont del 1095 da cui nacque la cosiddetta Prima Crociata e autore di un Commento all’Apocalisse. Sarà l’attore alessandrino Massimo Bagliani a leggere il celebre appello di papa Urbano II nella versione di Guibert de Nogent. Lo storico Franco Cardini darà la sua visione dell’Apocalisse.
Il tema del Festival sarà affrontato in chiave artistica da Gian Piero Alloisio con una sua canzone inedita: È arrivata la peste seguita da un classico: Grazie alla vita di Violeta Parra, interpretato da Elisabetta Gagliardi. L’attore Adolfo Margiotta, che ha recitato con Harrison Ford nel cast di Indiana Jones 5 Il Quadrante del destino, ci regalerà la sua interpretazione de ‘A livella di Totò. Completa la serata l’intervento in video di Gian Luca Potestà, dedicato all’Apocalisse di Giovanni.

Venerdì 30 giugno – Ore 21
L’Apocalisse nella biblioteca dei Templari
I Templari erano solo rudi guerrieri o avevano un rapporto con la cultura? Quali libri erano custoditi nelle biblioteche dei Templari? Come si manifesta la fine del mondo per cristiani, ebrei e musulmani?
La seconda serata del Festival permetterà di scoprire un lato meno conosciuto dei Templari: come mostrerà Simonetta Cerrini, benché fossero cavalieri, i frati templari possedevano centinaia e centinaia di libri, e anche una significativa sezione apocalittica. Massimo Bagliani leggerà un estratto dell’Apocalisse di San Paolo, testo apocalittico che si trovava nella biblioteca dei Templari.
Antonio Musarra, parlandoci dello spostamento di attenzione da Gerusalemme a Roma, voluto da Bonifacio VIII con il primo giubileo del 1300, introdurrà l’intervento in video di Gian Luca Potestà, dedicato a Dante apocalittico, mentre lo storico belga Baudouin Van den Abeele ci introdurrà ai significati dell’aquila nell’Apocalisse.
A Franco Cardini sarà affidata la riflessione sulla visione della Fine dei tempi per ebrei e musulmani, centrata sulla città, Gerusalemme, che Cardini ha studiato e mirabilmente raccontato.
Il racconto sarà impreziosito dalle poetiche Tanto so che ci sei e La canzone dell’energia, di Gian Piero Alloisio, che sarà accompagnato al piano da Lorenzo Marmorato, mentre a Massimo Bagliani sarà affidata la recitazione de Il Santo dei Santi, tratto dal dramma storico I Templari, ultimo atto, di Gian Piero Alloisio.
Concluderà la serata la cerimonia di ingresso nel Tempio, curata dalla compagnia francese Les Blancs Manteaux con la traduzione in italiano affidata a Giovanni Bosi.

Sabato 1° luglio ore 21 Piazza Giovanni XXIII (Piazza Duomo)
I Templari nell’Apocalisse
Le guide spirituali e gli intellettuali del XII e XIII secolo diedero un ruolo ai Templari nell’Apocalisse? Quale ruolo ebbe la misteriosa figura di Prete Gianni? Quale significato hanno gli animali nell’Apocalisse?
Introdurrà la terza serata La parola perduta di Gian Piero Alloisio, cantata ed eseguita al pianoforte da Elisabetta Gagliardi. Simonetta Cerrini ci farà scoprire come erano visti i Templari dagli intellettuali loro contemporanei e che ruolo avevano nell’Apocalisse. Approfondirà il tema Antonio Musarra, andando a ricercare particolari paralleli fra i Templari e le figure della Bibbia.
Gian Luca Potestà, eminente studioso di Gioacchino da Fiore, ci regalerà lo sguardo sul futuro del celebre monaco profeta. Durante la serata verranno evocate altre figure legate alla visione degli ultimi tempi, come il mitico Prete Gianni (la cui lettera immaginaria verrà letta da Massimo Bagliani, mentre Antonio Musarra ci svelerà i risultati delle ultime ricerche storiche sul misterioso personaggio) e come la grande teologa, profetessa, medico, autrice e compositrice che fu Ildegarda di Bingen, di cui Fabienne Arboit canterà una sequenza. Massimo Bagliani leggerà un brano dedicato a Jacques de Molay tratto da Il cimitero di Praga , come omaggio all’alessandrino Umberto Eco.
L’ultima “apocalisse” che il territorio alessandrino ha davvero conosciuto è stata la seconda Guerra Mondiale. In ricordo del partigiano Pasquale Cinefra, e di don Gian Piero Armano, che illustravano agli studenti come era avvenuta la resa dei tedeschi firmata nella sacrestia del Duomo di Alessandria. il Cor’Allievi interpreterà la canzone Dalle belle città. Dopo un intervento in video sull’Apocalisse, di Alessandro Barbero, la compagnia Les Blancs Manteaux metterà in scena la cerimonia di ingresso nel Tempio di un novizio; il testo francese sarà tradotto da Giovanni Bosi (Mansio Templi Parmensis 1275). La canzone Le stelle (Alloisio) sarà la sigla finale del Festival.

TRE INCONTRI CON IL PUBBLICO
Centro Congressi Associazione ‘Cultura e Sviluppo’
Pizza De Andrè 76, Alessandria – Ore 17 (firmacopie alle ore 16:30)

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Giovedì 29 giugno
Presentazione del libro: Storia dei Templari in otto oggetti, Utet 2019, di Franco Cardini e Simonetta Cerrini. Modera: Antonio Musarra.

Venerdì 30 giugno
Presentazione del libro: Sulle orme del sacro, i santuari dell’Europa occidentale IV-XVI secolo, Laterza 2023, di André Vauchez, con video-presentazione di André Vauchez e interventi di Simonetta Cerrini e Antonio Musarra.

Sabato 1° luglio
Presentazione del libro: Urbano II e l’Italia delle città, Il Mulino 2023, di Antonio Musarra. L’Autore dialoga con Simonetta Cerrini. Conferenza: Baudouin Van den Abeele, L’imperatore Federico II di Svevia e la falconeria in Oriente.

EVENTO CONCLUSIVO
Domenica 2 luglio, ore 17 – Chiesa San Giovanni Evangelista (Quartiere Cristo)
Gerusalemme: la Città degli Ultimi Tempi

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La Gerusalemme terrena e la Gerusalemme celeste: che rapporto c’era tra di loro per i pellegrini? Qual era il ruolo del Tempio di Salomone nell’Apocalisse? Perché il re di Francia Filippo il Bello volle distruggere proprio i Templari?
L’ultimo appuntamento del Festival si aprirà con una canzone a Maria, Ave Maria Zeneize (Bozzo-Dodero), affidata all’interpretazione di Gian Piero Alloisio. Massimo Bagliani diventa l’ultimo gran maestro del Tempio, Jacques de Molay, l’11 marzo del 1314, quando fu portato al rogo a Parigi: Simonetta Cerrini, a partire da questo monologo tratto dal dramma storico I Templari, ultimo atto, spiegherà come mai il re di Francia volle distruggere i Templari. Per ragioni, lo si scoprirà, sorprendentemente legate all’Apocalisse. Mentre Baudouin Van den Abeele ci svelerà i significati simbolici del cavallo, fedele compagno dei Templari, negli scritti apocalittici, Antonio Musarra concentrerà l’attenzione sui pellegrini che si recarono a Gerusalemme e al Santo Sepolcro all’epoca dei Templari. E Gerusalemme è il titolo di un’altra sequenza di Ildegarda di Bingen, nell’interpretazione raffinata di Fabienne Arboit.
Nel 2019 il vescovo di Alessandria, Guido Gallese, ha pubblicato Il Logos della Profezia, Lettera Pastorale dedicata al Libro dell’Apocalisse: a quattro anni da quella pubblicazione, ci racconterà cosa rappresenti oggi l’Apocalisse di Giovanni.
I ricostruttori della Mansio Templi Parmensis 1275 ci riporteranno ai Templari a partire da uno dei simboli più conosciuti e amati dell’Ordine: il celebre gonfalone Baussant.
Il finale dell’incontro è affidato alle voci di due cori, che si sono uniti per l’occasione in una nuova formazione diretta da Guido Astori: il Coro Diocesano e il Coro Magnificat della Parrocchia di San Giovanni Evangelista: dopo aver fatto risuonare la voce di santa Teresa D’Avila (Nada te turbe), interpreteranno Jesus Christ you are my life (Frisina).

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