Coldiretti Alessandria: “Frankenstein food: nasce l’alleanza contro i prodotti da laboratorio spacciati per cibo”

Alessandria – Nasce una inedita, larga e composita alleanza per reclamare la difesa della cultura del cibo di qualità e spingersi contro quello artificiale e sintetico di cui fanno parte ACLI, AcliTerra, ADUSBEF, ANPIT, ASI, AssoBio, Centro Consumatori Italia, Cia, CNA, Città del Vino, Città dell’Olio, Codacons, CODICI, Consulta Distretto del Cibo, ctg, COLDIRETTI  Demeter, Ecofuturo, EWA, FEDERBIO, Federparchi, FIPE, Fondazione QUALIVITA, Fondazione UNA, Fondazione UniVerde, GLOBE, GREENACCORD, GRE, Italia Nostra, Kyoto Club, LEGA CONSUMATORI, MASCI, MOVIMENTO CONSUMATORI Naturasì, Salesiani per il sociale, Slow food Italia, UNPLI, Wilderness.
L’iniziativa è stata varata dai rappresentanti delle diverse Organizzazioni nel corso di un incontro nella Sala Consiglio Sede Coldiretti ed ha, come primo obiettivo, la sottoscrizione di un Manifesto per esporre le ragioni dell’alleanza ed aprire un confronto con istituzioni, associazioni, mondo scientifico, imprese e cittadini per l’avvio di una battaglia, quella contro il cibo sintetico e artificiale, che è possibile vincere anche in una proiezione europea, nella certezza di agire per il bene comune.
“Uno scenario Frankenstein che non può lasciare indifferenti i legislatori a livello mondiale europeo e nazionale per fermare una pericolosa deriva che sembra non avere confini. Si apre la prospettiva di un mondo parallelo fatto in provetta con grande incognita sul futuro dell’umanità – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Un percorso iniziato pochi mesi fa con l’annuncio dell’arrivo sulle tavole mondiali dei cibi sintetici a base cellulare ottenuti all’interno di bioreattori per i quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la Fao hanno individuato ben 53 pericoli potenziali per la salute, dalle allergie ai tumori”.
“Un allarme che ha portato alla presentazione in Italia del disegno di legge che vieta la produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento, con la raccolta da parte della Coldiretti di un milione di firme di cittadini, oltre 2mila comuni che hanno deliberato spesso all’unanimità, tutte le regioni di ogni colore politico e di esponenti di ogni schieramento che hanno sostenuto la proposta in modo bipartisan – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Una mobilitazione che ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo sul quale è bene fare chiarezza nel rispetto del principio di precauzione”.
Una assunzione di responsabilità nella ricerca delle ragioni tecniche e valoriali per contrastare rischi reali di desertificazione delle campagne, di speculazione finanziaria e monopolio brevettuale insieme a preoccupazioni di allarme per la salute dei consumatori.

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