14 giugno: “Il caso regola il mondo”

“Il caso regola il mondo” cita una delle frasi celebri di Napoleone. E così pare sia successo anche il 14 giugno durante la battaglia di Marengo.

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Un capolavoro di tattica e fortuna, una battaglia prima persa e poi vinta; Bonaparte fu sempre consapevole dell’importanza della vittoria a Marengo e che ciò gli permise l’ascesa verso il trono imperiale.

Addirittura si dice che, sul letto di morte, in preda al delirio continuò a ripetere gli ordini della battaglia.

Lo scontro iniziò di primo mattino con l’attacco a sorpresa degli austriaci; le truppe francesi resistevano se pur con difficoltà e sembravano condannate alla disfatta. La sconfitta appariva inevitabile ma l’arrivo, nel pomeriggio, dei reparti di rinforzo guidati dal generale Louis Desaix (trovato poi morto sul campo di battaglia) permise a Bonaparte di contrattaccare e vincere il nemico. Alla fine della giornata il Primo console aveva concluso la battaglia con una grande vittoria e l’esercito austriaco era in rotta a ovest della Bormida; il giorno seguente il generale Von Melas chiese un armistizio.

Il nome di Marengo fu poi celebrato sotto diverse forme nei due secoli successivi a partire dal “Marengo d’oro” coniato nel 1801; divenne in seguito il nome comune della moneta aurea da venti franchi in molti paesi europei tra cui anche l’Italia. Per onorare la vittoria il cuoco di Napoleone, improvvisando con gli ingredienti che aveva a disposizione in quel momento, creò il “Pollo alla Marengo”. In breve tempo questo piatto divenne uno dei preferiti dell’imperatore tanto da essere spesso servito in occasioni importanti e cene di Stato. La “Polenta di Marengo”: “la leggenda narra che l’oste di Napoleone, dovendo creare un dolce per sorprendere il Primo Console, mise insieme i pochi ingredienti che aveva a disposizione a causa della lunga campagna (farina di mais, uvetta, pasta di mandorle e poco altro) e presentò questa torta che piacque moltissimo al generale. Per il suo aspetto giallo intenso e farinoso la chiamò: Polenta!” – così racconta Pinuccia Bonadeo proprietaria della pasticceria dove questo dolce viene ancora realizzato.

E poi il museo della battaglia il “Marengo Museum” voluto e fatto costruire nel 1847 da Antonio Delavo in onore del padre, grande estimatore dell’Imperatore. Sorto sul terreno della battaglia è il primo museo napoleonico al mondo e ancora oggi è visitabile durante il weekend.

La battaglia di Marengo fu un momento centrale della storia europea: con la vittoria Napoleone sancì definitivamente il proprio dominio su gran parte del vecchio continente e rafforzò il potere in Francia.

Disse Bonaparte: “Circostanze? Quali circostanze? Sono io che creo le circostanze?”.

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Giulia Gallina

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