Emanuele Locci: “Il Sindaco Abonante? Assente!”

L’ultima seduta del Consiglio Comunale di Alessandria (il 5.5.23) ha registrato in alcuni momenti un confronto particolarmente serrato tra maggioranza di centrosinistra e opposizione: peccato che, come già accaduto moltissime altre volte (anche in occasione delle celebrazioni per il compleanno della città), il sindaco  Giorgio Abonante fosse assente (e come lui, il vicesindaco).
La cosa ha ovviamente suscitato l’indignazione dei rappresentanti della minoranza ed il capogruppo di Fratelli d’Italia, Emanuele Locci, è stato particolarmente severo. In un suo intervento, dopo aver constatato che quella del 5 maggio doveva essere almeno “la diciottesima assenza” del primo cittadino, usando una metafora molto efficace ha dichiarato:
“Ad Alessandria c’è bisogno di riprendere le redini della politica, ma capisco che tenere le redini della politica in questa città, quando il fantino, ossia il sindaco, non è mai presente né in Coniglio né in Giunta, non è possibile”.
Locci, perché un intervento così duro?
“La cosa che mi ha dato particolarmente fastidio, oltre al fatto di aver registrato l’ennesima assenza del sindaco di centrosinistra Giorgio Abonante, è stata la constatazione che, a causa di questa latitanza, per la seconda volta si è dovuta rinviare la discussione in merito  ad una proposta di iniziativa popolare riguardante l’inquinamento a Spinetta Marengo, firmata da 300 alessandrini, una parte dei quali era presente in Consiglio. Questi cittadini, giustamente, erano molto seccati e non hanno certo maturato un giudizio lusinghiero, proprio in un periodo di generale disaffezione dalla politica”.
Sindaco e vicesindaco il 5 maggio erano assenti nonostante gli argomenti all’ordine del giorno non fossero certo di secondaria importanza…
“Infatti la cosa è ancora più grave perché all’ordine del giorno vi era la discussione sul rendiconto di bilancio che è uno dei documenti fondamentali dell’attività politica dell’anno in corso”.
Lei ha accennato alle tante assenze del primo cittadino da Consiglio e Giunta: forse è particolarmente cagionevole di salute…
“Non voglio certo strumentalizzare le reali situazioni conseguenti a malattie o indisposizioni. Rilevo, però, che negli stessi giorni in cui il primo cittadino è mancato a giunte e consigli (o si è fermato solo per i primi 10 minuti), è stato altresì presente ad eventi “mondani”, magari politicamente meno significativi, come l’apertura dello store della Ducati, l’inaugurazione della Mostra della Paglieri e di Sofianopulo o le partite dei grigi al Moccagatta . Le assenze si ripetono da inizio legislatura: quale altro sindaco di Alessandria ha fatto registrare così tante mancanze?”
In effetti, stringere la mano al campione del mondo Pecco Bagnaia può essere più piacevole che ascoltare noiosi dibattiti in Consiglio Comunale. Si può, comunque, fare l’uno e l’altro.  A parte l’aspetto polemico, Lei, però, ha rilevato in Consiglio quello che è il vero problema politico, al di là e conseguente all’atteggiamento del primo cittadino: l’abdicazione dell’iniziativa politica a favore dei cosiddetti tecnici.
Una città senza sindaco ossia senza una chiara guida politica è una città in cui la politica perde la sua ragion d’essere a favore dei tecnici. Non si può essere sempre più schiavi della tecnica, abdicare al confronto, al dibattito o alla decisione per lasciare tutto nelle mani di coloro che, all’interno dell’Ente, ricoprono ruoli tecnici a qualunque livello. E’ per tale ragione che ho invitato la maggioranza e il sindaco assente a riprendere in mano le redini della politica. E’ questo il problema fondamentale di chi amministra la nostra città”.

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