Priano (FdI): “Il nuovo PAI (Piano Assetto Idrogeologico) rischia di paralizzare lo sviluppo di Alessandria”

Fabrizio Priano, consigliere comunale di Alessandria eletto nelle file di Fratelli d’Italia lancia un grido di allarme: il nuovo PAI (Piano Assetto Idrogeologico) se passivamente accettato ed applicato rischia di paralizzare lo sviluppo futuro della città.
Ne è nata una preoccupata interpellanza rivolta al Sindaco di Alessandria.
Abbiamo incontrato Fabrizio Priano per chiarire ai lettori il senso di questa iniziativa.
“Ho elaborato  questa  interpellanza sul nuovo PAI (Piano Assetto Idrogeologico), in quanto le conseguenze di questo piano sono molto pesanti per la nostra città, sia in termini di costi, sia per l’impatto su eventuali nuove attività ma anche sull’esistenza, e credo che sia il caso di fare ancora ulteriori accertamenti prima di ritenerlo definitivo.”
Di fatto si evidenzia un’evoluzione nel tempo nelle valutazioni dell’Autorità di bacino che, a fronte di un aumento della siccità, impone obblighi e opere di lunga, complessa e costosissima realizzazione, soprattutto per quanto concerne il fiume Bormida.
“Considerando che da un lato è giusto prevedere le possibili piene catastrofiche duecentennali e cinquecentennali ma anche tenere conto del fatto che da tempo si parla di siccità e di calo della portata dei fiumi, sempre più evidente con il passare degli anni.
Io non sono né un meteorologo ne um tecnico, però penso che qualche approfondimento ulteriore andrebbe fatto.
Tenendo anche conto che non è mai successo che una variante di PAI metta in scacco un intera città delle dimensioni della nostra, ma anche di minori dimensioni come è’ avvenuto in Alessandria.”
Tutto questo non può essere recepito passivamente.
E’ in gioco il futuro sviluppo di Alessandria ed è chiaro che l’Amministrazione Comunale deve intervenire dimostrando di avere un concreto progetto e, soprattutto, la forza e la volontà di imporre e realizzare un’idea di città sostenibile, ma al contempo, portatrice di sviluppo economico e sociale. Saranno i fatti a dimostrare se esiste questa volontà politica, perché l’alternativa è la paralisi.

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Di seguito il testo dell’interpellanza, che spiega in maniera approfondita le problematiche in discussione, rivolta al Al Sindaco della Città e al Presidente del Consiglio Comunale di Alessandria.

“Il sottoscritto Fabrizio Priano:
Considerato che, fino ai primi mesi del 2022 le opere di difesa arginale della citta’ di Alessandria erano
collaudate e ritenute assolutamente idonee con il sistema arginale completo e la citta’ in sicurezza tranne
per alcuni interventi molto leggeri da apportare sul Bormida (argine Pam) e al Rio Loreto in localita’
Osterietta.
Tanto e’ vero che la pratica Pam viene accettata e viene richiesto un semplice rinforzo dell’argine sul
Bormida.
Considerato che l’Autorita’ di Bacino incarica successivamente l’Universita’ di Padova di redigere uno studio
sul Tanaro con verifica dei sistemi arginali e dalla primavera 2022 inizia a parlare di necessta’ di
potenziamento dei sopracitati argini.
La stessa Autorità successivamente comunica di aver esteso lo studio all’asta del Bormida e alla confluenza
di quest’ultimo con il Tanaro.
Considerato che tra maggio e giugno 2022 la stessa Autorita’ di Bacino invia all’amministrazione Comunale
di Alessandria le nuove carte che prevedono praticamente l’innalzamento di circa un metro di tutte le difese
spondali del Tanaro e sulla Bormida addirittura la costruzione di un nuovo argine.
Visto che le previsioni di queste nuove carte sono decisamente peggiori rispetto a tutti gli studi precedenti,
fatti dall’alluvione del 1994 ad oggi.
Considerato che dalla parte della Bormida viene considerata a rischio allagamento sia la Statale che tutte le
fabbriche e le attivita’ presenti in quel tratto tra Alessandria e Spinetta Marengo, tanto e’ vero che il
progetto del secondo ponte viene a costare molto di piu’ di quanto preventivato perché deve essere rialzato
di un metro e successivamente la strada deve procedere in rilevato per almeno altri 600 metri.
Considerato che un fatto del genere che mette in scacco un’intera comunità non ha precedenti e che i tempi
in cui il nuovo Pai e’ divenuto esecutivo, a cavallo del passaggio tra la precedente amministrazione e quella
attuale, hanno reso molto complesse eventuali osservazioni.
Considerato altresi’ che se si accettano queste indicazioni senza modifiche, il Comune di Alessandria dovra’
entro tre anni recepire nel Piano Regolatore, con tutto cio’ che comporta la previsione del nuovo Piano di
Assetto Idrogeologico, sia in termini di maggiori costi per le difese arginali, sia per tutta una serie di opere
da realizzare.
Oltre alle enormi problematiche anche per i privati che dovessero costruire nella nostra citta’, compreso il
doverlo fare su palafitta per raggiungere le quote richieste e la manleva in caso di eventi avversi.
Interpella il Sindaco
Per chiedere se si e’ attivato, o se intende farlo, per cercare possibili soluzioni a questo enorme problema
che pone una spada di Damocle sullo sviluppo cittadino, chiedendo ulteriori studi idraulici in accordo con la
Regione Piemonte, con l’Aipo, in particolare modo sull’asta della Bormida tendenti a verificare se siano state
tenute in debita considerazione le esistenti difese spondali e per verificare ulteriormente le conclusioni del
nuovo Pai.
Oltre al fatto che la carta del nuovo Pai sul fiume Tanaro e’ dotata di sezioni e pare molto accurata mentre
per quanto riguarda la Bormida le sezioni non ci sono e questo pone qualche ulteriore interrogativo.
Tutto ciò naturalmente nel solo interesse dei cittadini che devono assolutamente essere protetti da
eventuali eventi avversi anche se rari, ma siccome le problematiche per lo sviluppo della Città sono enormi
lo si deve fare con la certezza che sia l’unica strada percorribile.”
Fabrizio Priano

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