“Aria sempre più irrespirabile”

Il rapporto di Legambiente “Mal’Aria di città 2023”, riferito ai dati del 2022, non lascia sorpresi e certifica la pessima situazione del nostro territorio. 63 giorni in cui in città, Alessandria in quanto l’unica della provincia monitorata dal rapporto, è stato sforato il limite di legge per il PM10 ovvero più di 5 giorni al mese in cui i cittadini hanno dovuto respirare un’aria con una presenza media nell’arco della giornata di almeno 50 microgrammi/mc di PM10.
“Siamo consapevoli di essere in un territorio molto a rischio per quanto riguarda l’inquinamento e tutti i danni che esso provoca, ricordando che la pianura Padana è tristemente prima in Europa come numero di decessi attribuibili al superamento dei limiti raccomandati dall’OMS alle conseguenze;” – le parole di Raoul Oliva, co-portavoce di Europa Verde – Verdi Alessandria – “ed è per questo che dobbiamo aumentare gli sforzi, soprattutto amministrativi, per poter permettere ai nostri concittadini di poter vivere in salute”,
Anche per quanto riguarda le polveri ancora più sottili, il PM2.5, i risultati non sono soddisfacenti in quanto il valore di 22 microgrammi/mc medio per la città di Alessandria è troppo vicino al limite normativo che è di 25 μg/mc; esprimiamo una forte preoccupazione in quanto le ultime linee guida dell’OMS hanno abbassato le soglie raccomandate ed attualmente sarebbero superate sia per il PM2.5 (22 contro 5) che per il PM10 (34 contro 15).
“La stessa AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, riporta la stretta correlazione tra
inquinamento ambientale e carcinomi . L’inquinamento atmosferico ha un effetto da non sottovalutare
sull’insorgenza di diversi tipi di tumori, a partire da quello ai polmoni, dove rappresenta una delle prime cause nei non fumatori. Inoltre, può peggiorare la prognosi di patologie non necessariamente legate all’apparato respiratorio. Per esempio, l’esposizione a livelli elevati di PM 2.5, aumenta nettamente la mortalità nei carcinomi mammari. L’inquinamento non è solo un problema ambientale, è anche una criticità sanitaria non di poco conto. Le cure dei malati gravano sulle tasche di tutti i cittadini. Aria più pulita in città porterebbe a meno casi di queste terribili patologie.” aggiunge Giulia Bovone, Co-Portavoce di Europa Verde – Verdi Alessandria.
Nel rapporto Legambiente effettua alcune proposte che ci vedono assolutamente concordi ed in più si
vuole ricordare che i principali responsabili della presenza di PM10 sono gli impianti di riscaldamento
mentre per il PM2.5 il traffico veicolare.
“Alessandria deve migliorare del 40% per quanto riguarda il PM10, del 55% per il PM2.5 e del 26% per il diossido di azoto e sono numeri che penso siano difficilmente raggiungibili;” – continua Raoul Oliva – “noi abbiamo però delle proposte che potrebbero aiutare in questo difficile compito: oltre a far diminuire il traffico veicolare, principalmente incrementando e migliorando il trasporto pubblico, è necessario aumentare le aree verdi cittadine, fermare il consumo di suolo ed utilizzare piccoli accorgimenti per limitare i consumi, penso ad esempio alle porte dei negozi aperte in estate o in inverno mentre gli impianti di riscaldamento/raffreddamento sono a pieno regime“.
“Occorre ristrutturare anche il tracciato dei mezzi pubblici, aumentando il numero delle corse quotidiane in base alle necessità dei cittadini, e garantendo la puntualità dei mezzi. E’ anche necessario investire in sicurezza. Molti cittadini non utilizzano i mezzi pubblici perché percepiti come poco sicuri, soprattutto in certe fasce orarie”.

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