Capodanno, il nostro weekend d’autore “a regola d’arte!”

Ai ricchi e grassi cenoni di Capodanno, noi della redazione preferiamo arricchirci di cultura con le mostre che, proprio in queste festività natalizie, sono state allestite in Piemonte e in Valle d’Aosta.

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ALBA
Iniziamo subito con il consigliarvi la mostra di Alba “Verso Caravaggio, la Luce del Tormento” fino al 29 gennaio nella Chiesa di San Domenico. In mostra un unico capolavoro: Il San Giovanni Battista giacente proveniente dall’isola di Malta.
La mostra intende ripercorrere gli ultimi anni di vita del Caravaggio attraverso un percorso multimediale con proiezioni, tavoli interattivi, video informativi.

 

 

NOVARA
Fino al 12 marzo al castello Visconteo di Novara la mostra “Milano: da Romantica a Scapigliata”, espone opere di qualità attraverso pittori noti e meno noti tra cui Hayez e Molteni, il Piccio e gli Induno, Bossoli, Carcano e Mosè Bianchi. La mostra racconta il secolo in cui il capoluogo lombardo conquista la libertà e la modernizzazione. Un’occasione per conoscere una pittura di qualità magari approfittando per visitare il vicino Duomo e la grandiosa Cupola di San Guadenzio entrambi di Alessandro Antonelli e veri capolavori dell’ottocento piemontese.

 

FORTE DI BARD
Il primo novecento è protagonista in Valle d’Aosta con il “Déco in Italia” fino al 10 aprile al Forte di Bard. La mostra con oltre 230 opere tra pittura, scultura, decorazioni murali, arti e manifesti intende descrivere l’evoluzione del gusto Déco tra le due guerre. Il percorso mette a confronto nomi celebri quali Balla, Chini, Depero, Ponti. Il tutto è illustrato attraverso la pittura storica.

 

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ASTI
La Belle Époque, i salotti, le nobildonne e la moda: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria. Letteratura e moda, musica e lusso, arte e bistrot si confondono nel ritmo sensuale del can can e producono una straordinaria rinascita sociale e civile.
Dal 26 novembre 2022 al 10 aprile 2023 
Giovanni Boldini, uno degli artisti italiani più amati di ogni tempo, viene celebrato con una grande mostra a Palazzo Mazzetti di Asti.

 

CHERASCO
Fino al 19 febbraio 2023 nelle sale di Palazzo Salmatoris, una mostra dedicata al genio di Joan Mirò. Oltre 160 le opere esposte, per una rassegna che documenta la straordinaria vita artistica del maestro catalano.
L’esposizione esplora diversi temi del fare artistico di Miró: una poliedricità di forme e mezzi espressivi, dalla pittura alla ceramica non trascurando l’opera grafica, che gli hanno permesso di esprimere il suo spirito innovativo unitamente alla profondità e liricità delle tematiche trattate.

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TORINO –MUSEI REALI – GALLERIA SABAUDA
Fino al 16 aprile 2023, con la nuova mostra dossier Rembrandt incontra Rembrandt alla Galleria Sabauda, i Musei Reali celebrano il genio del più grande maestro olandese del Seicento, con una selezione di ventidue opere tra dipinti, disegni e acqueforti allestita nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda dal 14 dicembre 2022 al 16 aprile 2023.
Centro ideale dell’esposizione è La cena in Emmaus del Musée Jacquemart-André di Parigi, in prestito ai Musei Reali grazie alla policy di scambio adottata per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni culturali italiane ed europee. L’opera è posta a confronto con il Ritratto di vecchio dormiente della Galleria Sabauda, uno dei soli tre dipinti dell’artista presenti nelle collezioni nazionali.

TORINO- Palazzo Madama
Palazzo Madama dedica alla prima Regina dell’Italia unita, Margherita di Savoia, una mostra, coordinata da Maria Paola Ruffino, che ne ricostruisce la straordinaria figura.
Il percorso immersivo dell’esposizione, con oltre settanta opere d’arte, tra ritratti, dipinti, sculture, abiti e gioielli, strumenti musicali, manoscritti, tappezzerie e mobili, racconta la Regina d’Italia in rapporto al suo tempo e al suo popolo, il suo essere madre, icona di stile, paladina dell’arte e della cultura, benefattrice
pietosa, donna interessata al nuovo e alla modernità. Fino al 30 gennaio

 

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