Gratuità degli asili, nuove regole per i campi nomadi, lotta ai gettonisti in Sanità e raggiungimento dell’Autonomia: gli obiettivi del 2023 del gruppo Lega Salvini Piemonte

Torino – Si chiude il 2022, un altro anno di buongoverno a maggioranza Lega per il Piemonte. Un anno che ci ha restituito una nuova normalità dopo il buio della pandemia e che ha impresso nuovo vigore alle attività della Lega Salvini Piemonte in Consiglio regionale
Il nostro – ricorda il presidente Alberto Preioni – è il gruppo che ha presentato più proposte di legge con 11 testi, approvando al contempo alcuni dei provvedimenti più caratterizzanti dell’intera consiliatura. Dopo tre anni di caparbie battaglie è entrato infine in vigore il Disegno di legge ‘Allontanamento Zero’ dell’assessore leghista alla Famiglia Chiara Caucino, per rivedere dalle fondamenta il sistema degli affidi in Piemonte rimettendo al centro il benessere del minore e la sua rete famigliare e per correggere storture e abusi che hanno purtroppo avuto una ribalta nazionale con il “caso Bibbiano”. È diventata legge anche la nuova disciplina urbanistica presentata dal consigliere leghista e presidente della Seconda commissione Valter Marin, per un recupero inedito e completo dell’intero patrimonio edilizio esistente, mentre il consigliere Andrea Cane ha presentato e fatto approvare dall’aula di Palazzo Lascaris la sua proposta di legge per la tutela e la diffusione della lingua piemontese. E grazie all’impegno del nostro presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia oggi il Piemonte ha anche la sua Festa, che si terrà il 19 luglio di ogni anno, nel glorioso anniversario della vittoria dell’Assietta del 1747”.
Solo alcuni esempi di una azione politica che grazie alla Lega ha continuato a sostenere la Regione nella non semplice gestione dell’eredità post pandemica, guardando innanzitutto alle famiglie, ai ceti produttivi e a quei comparti, come il turismo, la cultura, lo sport, che si sono dimostrati vivaci volani a supporto della ripresa. Nessun territorio del Piemonte è rimasto indietro, come dimostrano le azioni messe in campo per incentivare la riscoperta delle Terre Alte e delle zone più marginali (i bandi per il ripopolamento delle borgate, a favore delle botteghe dei servizi o per il mantenimento delle scuole di montagna, solo per citarne alcuni) e per invertire una desertificazione che sembrava irreversibile. La lunga marcia di un buongoverno regionale che è pronto a raccogliere le sfide e le opportunità offerte dal 2023.
Proprio in questi giorni – anticipa il vicecapogruppo del Carroccio Andrea Cerutti -, il gruppo Lega ha elaborato un emendamento al Disegno di legge 225 inerente l’infanzia, deliberato dalla giunta lo scorso 24 ottobre e già assegnato alla Quarta commissione, per stanziare almeno 10 milioni di euro per allargare la gratuità degli asili nido a fasce sempre più ampie della popolazione, come già accade in Lombardia. Una manovra che, dopo il primo intervento dell’assessore all’Istruzione Elena Chiorino sull’ampiamento dei giorni e degli orari di erogazione del servizio, vuole sostenere direttamente le famiglie e la genitorialità con risorse certe e già individuate nelle finanze regionali e nei fondi europei”.
Il 2023 – aggiunge ancora il capogruppo Preioni – sarà anche l’anno in cui entrerà in vigore il nuovo disegno di legge in materia di regolamentazione del nomadismo e contrasto dell’abusivismo. Un testo innovativo che, grazie al nostro assessore alla Sicurezza Fabrizio Ricca, istituisce in Piemonte aree di transito per i nomadi nelle quali si potrà soggiornare per un massimo di tre mesi e per una sola volta l’anno. Zone adeguatamente controllate, dove si pagherà un canone per la sosta e nelle quali i nomadi potranno fermarsi previo il rispetto di una serie di vincoli comportamentali e di obblighi penali e nei confronti dell’educazione dei minori. Già nei primissimi mesi del 2023 verrà poi recepita la mia proposta elaborata di concerto con l’assessore alla Sanità Luigi Icardi per rivedere le retribuzioni delle prestazioni aggiuntive dei medici ospedalieri e per fermare l’ormai insostenibile ricorso ai gettonisti: non 60 euro ma 100 euro per ogni ora di lavoro in più”.
Il vicecapogruppo della Lega Salvini Piemonte Riccardo Lanzo, presidente della commissione Autonomia, non ha infine dubbi: occorre proseguire l’iter avviato dal Piemonte in termini di Autonomia, di concerto con il Governo.
La prima richiesta, tramite la Commissione, per il 2023 sarà quella di audire il ministro Roberto Calderoli direttamente a Torino affinché possa illustrare le riforme e interloquire con i commissari – spiega Lanzo -. Nello stesso tempo, sempre con la Commissione, organizzeremo un tour per spiegare il funzionamento dell’Autonomia stessa e quali saranno i suoi benefici, ascoltando le esigenze degli Enti Locali che devono essere sempre attivamente coinvolti“.
Al vaglio della Commissione ci sarà anche la Legge elettorale e le modifiche statutarie che andranno a cambiare aspetti profondi del Consiglio regionale: “Una grande responsabilità e un grande lavoro ci aspettano in questo 2023 e siamo come sempre pronti a raccogliere la sfida e a dare risposte che possano migliorare la qualità della vita dei concittadini” conclude il vicecapogruppo Lanzo.
Con questa coalizione – ricorda il presidente Preioni – abbiamo conquistato il Piemonte e ora guidiamo un governo formato da partiti votati dagli italiani che hanno messo fine a un commissariamento di fatto durato ben undici anni. Noi siamo un ‘super centrodestra’ che, nella forma attuale, è riconosciuto, radicato, apprezzato e che in Piemonte deve essere sordo alle tentazioni di imbarcare altre forze politiche che a livello nazionale sono all’opposizione e che sono guidate da ex esponenti o addirittura da ex segretari del Pd. La Lega, invece, era, è e continuerà a essere il sindacato del territorio: un’identità che è garantita da una storia lunga 36 anni e che non va confusa con altro”.
Noi abbiamo convintamente sostenuto la candidatura di Alberto Cirio alla guida del Piemonte – chiarisce ancora il presidente Preioni – perché eravamo certi, e continuiamo a esserlo, che il suo nome fosse e sia un valore aggiunto. Ora ci aspettiamo che ci dica cosa voglia fare. Abbiamo gestito al meglio la pandemia e la crisi energetica, ora vogliamo governare la ripresa. Siamo quindi contrari a qualunque segnale che non esalti questa sua capacità di guida di un centrodestra compatto. Anche perché dall’altra parte c’è poco o nulla”.
Nel Pd non riescono neanche a fare un congresso – denuncia infatti Preioni – o a scegliere un segretario, mentre noi eleggiamo candidati unitari in tutte le provincie. Non hanno neppure un candidato a guidare la Regione, non hanno un’idea di programma elettorale se non andando dietro alla sinistra radicale e a quelli che bloccano le autostrade e imbrattano le opere d’arte per il clima e non riescono che pensare a una coalizione di governo, perché Renzi li ha già rottamati una volta e i grillini vogliono abbattere la Tav, il terzo valico e il termovalorizzatore costruito da Chiamparino. Noi siamo la politica della concretezza e loro non sono più credibili in nulla. Addirittura votano sempre e convintamente contro qualunque legge regionale che tuteli l’identità del Piemonte e dei suoi valori, dalla Festa dell’Assietta alla Giornata degli Alpini alla legge sulla lingua piemontese. Ma questo i piemontesi lo sanno benissimo e soprattutto non lo dimenticano”.

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