“La Fondazione di Alessandria”: presentato il fumetto di Giulio Legnaro

E’ stato presentato ieri  ad un nutrito ed interessato pubblico di alunni delle scuole medie dell’ istituto comprensivo Galilei il piacevole e bel fumetto «La fondazione di Alessandria», pubblicato dal Circolo dei Marchesi del Monferrato.
In aula, oltre all’autore Giulio Legnaro, alcuni professori di eccezione: gli ex sindaci di Alessandria Mara Scagni, Gianfranco Cuttica di Revigliasco e Piercarlo Fabbio.
A fare da “padrona di casa” l’editrice della pubblicazione, Emiliana Conti, attivissima Presidente del Circolo dei Marchesi del Monferrato.
«La fondazione di Alessandria» è l’ottava pubblicazione firmata da Giulio Legnaro: la prossima sarà dedicata alla storia di Ricaldone, come ha confermato il sindaco Graziella Bruna, anche lei presente all’evento.
L’attività del fumettista alessandrino è ormai un dato costante nel processo di “divulgazione storica” delle vicende di Alessandria e l’interesse dimostrato dal giovanissimo pubblico presente dimostra l’importanza di questo tipo di iniziative.
Il fumetto per Alessandria rappresenta ormai un “brand” di grande rilievo, destinato ad espandersi e a diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati del genere, non solo giovanissimi: sappiamo che l’annuale manifestazione Alecomics attira un città un pubblico sempre più vasto ed appassionato.
Storicamente non è dato sapere quanto la data del 3 maggio 1168 abbia fondatezza e riscontri documentali tali da avvalorarne l’assoluta concretezza storiografica.
Quel che è certo è che la nostra città ha bisogno di valorizzare la propria storia, di ritrovare e diffondere un’identità che nel tempo sembra essersi persa.
Le nostre radici, il nostro passato sono importantissimi per valorizzare il nostro presente e porre le basi per un futuro che proprio i giovani dovranno saper costruire con consapevolezza.
Si sente spesso parlare di questi argomenti, ma è il momento di dire che non bastano i fumetti: che cosa si vuole fare con Marengo, Borsalino, le Sale d’Arte, Palazzo Monferrato? Si aspetta un progetto organico di valorizzazione, non è più possibile procedere in ordine sparso verso un meta sempre più fumosa.

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